L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



L'Identità Rosa

Lisa Su: quando “l’impossibile” si realizza

di Priscilla Rucco -


Tainan, Taiwan, 1969. Una bambina guarda i circuiti elettronici con gli occhi pieni di curiosità. Nessuno poteva immaginare che quella stessa bambina, trent’anni dopo, avrebbe salvato un’azienda dalla bancarotta e cambiato per sempre l’industria tecnologica mondiale.

Lisa Su ha preso le redini di AMD nel 2014

In quello che tutti definivano il momento più buio dell’azienda. Il valore delle azioni era crollato a 2 dollari, l’azienda aveva licenziato un quarto dei dipendenti e molti analisti scommettevano sulla sua bancarotta imminente. “Non sembrava che Lisa fosse destinata al successo”, ricorda oggi un analista. “Le avevano dato una situazione impossibile“. Ma Lisa aveva imparato una cosa durante i suoi anni al MIT e poi in IBM: l’impossibile è solo una questione di prospettiva. E lei la prospettiva l’aveva sempre vista in una maniera differente dagli altri. “Dovevamo scommettere su quello che sapevamo fare meglio”, spiega con quella calma che l’ha sempre contraddistinta. Mentre il consiglio di amministrazione la spingeva verso il mercato degli smartphone, lei puntò tutto sui processori potenti.

Una scommessa folle per molti, visionaria per chi la conosceva davvero

Tre anni dopo, nel 2017, arrivarono i processori Ryzen. Non erano solo più veloci della concorrenza Intel – erano anche più economici. In un colpo solo, Lisa aveva ridisegnato le regole di un mercato che sembrava blindato per sempre. La ragazza di Taiwan aveva studiato ingegneria elettronica quando pochissime donne lo facevano. Nel 2001, il MIT la nominò “Top Innovator Under 35” per il suo lavoro sui semiconduttori a basso consumo. Ma il vero test sarebbe arrivato anni dopo, quando si sarebbe trovata di fronte al fallimento di una delle aziende più iconiche del tech. “Ci aspettavamo che i nostri processori fossero il 40% più veloci della generazione precedente”, racconta.

Sembrava un sogno. Invece era solo l’inizio

Oggi AMD vale più di Intel, per la prima volta nella storia. Le azioni che valevano 2 dollari quando Lisa è arrivata, oggi ne valgono oltre 170. Ma i numeri raccontano solo una parte della storia. Lisa Su è diventata milionaria, la ventiseiesima donna negli Stati Uniti a raggiungerlo con le proprie forze. TIME l’ha nominata CEO dell’anno 2024. Eppure quando la incontri, non senti il peso del successo. Senti una donna che ha sempre creduto che la tecnologia potesse cambiare il mondo, e che lei potesse cambiare la tecnologia. In un settore dominato dagli uomini, Lisa non ha mai fatto della sua diversità una bandiera. Ha lasciato parlare i risultati. “Leadership non è una questione di genere”, dice. “È questione di carattere, esperienza, valori”. E quando qualcuno la sottovaluta – come è capitato in Cina, quando le hanno chiesto se parlasse inglese mentre era lì per sponsorizzare la Ferrari con AMD – lei risponde con un sorriso e continua per la sua strada. Oggi Lisa Su guida un’azienda che alimenta i supercomputer più potenti del mondo e le intelligenze artificiali che stanno rivoluzionando ogni settore. Ma la cosa più incredibile è che l’ha fatto partendo da zero, quando tutti dicevano che era finita. L’identità rosa di Lisa Su non sta nel colore, ma nella tenacia. Nella capacità di vedere opportunità dove altri vedono solo macerie. Perché a volte, per cambiare il mondo, basta credere che l’impossibile sia solo l’inizio.


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