L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Esteri

Macron tenta il Lecornu bis

L'ultima mossa del presidente francese genera un coro di accese critiche

di Giorgio Brescia -


Il presidente francese Emmanuel Macron tenta il bis di Lecornu. E decide di confermarlo come primo ministro, quattro giorni dopo che questi si era dimesso in seguito a una crisi politica senza precedenti.

Il bis di Lecornu

Lecornu accetta l’incarico con riluttanza, dichiarando di assumersi la responsabilità “per dovere” e con l’obiettivo di far approvare la legge di bilancio entro la fine dell’anno.

Macron ha concesso a Lecornu “carta bianca” per comporre un nuovo governo e condurre negoziati con i partiti politici. La decisione, dopo una consultazione all’Eliseo di tutti i partiti, tranne le ali estreme dello schieramento.

Sébastien Lecornu ha pubblicato un messaggio su X dopo la sua riconferma come primo ministro. Ha scritto: “Accetto – per dovere – la missione affidatami dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di un bilancio entro la fine dell’anno e di affrontare i problemi quotidiani dei nostri connazionali”. Ha aggiunto che farà tutto il possibile per riuscire in questa missione. E sottolineata la necessità di porre fine alla crisi politica che esaspera il popolo francese e che danneggia l’immagine e gli interessi della Francia.

Lecornu aveva tentato senza successo di formare un governo stabile, dimettendosi meno di ventiquattro ore dopo la prima nomina, senza nemmeno presiedere un consiglio dei ministri.

Macron, tuttavia, sembra puntare a scongiurare le elezioni anticipate, che secondo i sondaggi favorirebbero il Rassemblement National di Marine Le Pen e la sinistra radicale di Jean-Luc Mélenchon.

Le reazioni alla mossa di Macron

La situazione politica rimane tesa. Marine le Pen ha definito il vertice all’Eliseo una “riunione di mercanti di tappeti”. Critiche e preoccupazioni abbondano sull’ipotizzato Lecornu bis.

Manuel Bompard, coordinatore di La France insoumise, ha definito il Lecornu bis ipotizzato da Macron “Un nuovo affronto ai francesi da parte di un irresponsabile ubriaco di potere. La Francia e il suo popolo sono umiliati.” Ha annunciato che la sua formazione presenterà “una nuova mozione di destituzione del presidente della Repubblica” e censurerà il prossimo governo.

Jean-Luc Mélenchon ha parlato di “ridicola commedia”. Jordan Bardella, leader del Rassemblement National, ha scritto su X che “Il governo Lecornu 2, nominato da Macron, più che mai isolato e scollegato all’Eliseo, è una brutta barzelletta, una vergogna democratica e un’umiliazione per i francesi.” Bardella ha aggiunto che il suo partito “censurerà immediatamente questa squadra senza futuro, la cui unica ragione d’essere è la paura dello scioglimento (dell’Assemblea Nazionale, ndr), cioè del popolo”.

Pierre Jouvet, segretario generale del partito socialista, ha definito la notizia di un “accordo” una “totale bufala”.

Il segretario del Partito socialista Olivier Faure ha parlato di una “crisi politica senza precedenti” e di una base comune “completamente implosa”. Mathilde Panot, presidente del gruppo parlamentare di La France insoumise, ha rimarcato che “il conto alla rovescia è iniziato” e ha chiesto a Macron di andarsene.


Torna alle notizie in home