Francia, Macron convoca i leader politici all’Eliseo: entro stasera nuovo premier
Il capo dello Stato ha promesso la nomina entro la fine della giornata: i possibili scenari e i nomi
Il presidente Emmanuel Macron ha convocato per oggi, alle 14:30 all’Eliseo, i leader dei principali partiti: l’incontro dovrà portare alla scelta di un nuovo premier. Esclusi però quelli del Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen e di La France Insoumise (LFI) di Jean-Luc Mélenchon. L’incontro arriva in un momento di forte instabilità istituzionale, dopo le dimissioni del primo ministro Sébastien Lecornu, annunciate lunedì scorso.
Il capo dello Stato ha promesso di nominare un nuovo premier entro questa sera, una scadenza ritenuta fondamentale per garantire la presentazione della legge di bilancio 2026. Se il testo non sarà depositato entro lunedì, infatti, la Francia rischierebbe di non approvare il bilancio entro la fine dell’anno, con pesanti ripercussioni economiche e politiche.
Macron e il nuovo premier: possibili scenari sul tavolo
Macron intende evitare lo scioglimento anticipato dell’Assemblea nazionale, ipotesi caldeggiata da RN e LFI, entrambe in forte ascesa nei sondaggi. Sul tavolo diverse ipotesi: una riconferma di Lecornu con un nuovo mandato politico; la nomina di un premier socialista per aprire a sinistra; o la formazione di un governo tecnico di unità nazionale, sul modello del governo Draghi in Italia. Alcuni consiglieri presidenziali non escludono neppure la riapertura del dossier più controverso del quinquennio: la riforma delle pensioni, ancora divisiva nel Paese.
Il nome che circola: Jean-Louis Borloo
Tra i papabili per Matignon spunta il nome di Jean-Louis Borloo, 74 anni, ex ministro nei governi di Chirac e Sarkozy e figura centrista molto stimata per il suo impegno ambientale. Tuttavia, l’interessato ha già smentito contatti diretti con l’Eliseo. Il leader dei Républicains, Bruno Retailleau, ha definito Borloo “una figura né di sinistra né macroniana”, sottolineando che il suo sostegno a un futuro governo dipenderebbe da “un equilibrio politico chiaro” e dal mantenimento della riforma previdenziale, che i socialisti vorrebbero sospendere.
Da sinistra, Mélenchon ha promesso di sfiduciare qualsiasi governo di grande coalizione, mentre Marine Le Pen e Jordan Bardella chiedono a gran voce elezioni anticipate. “La Francia ha bisogno di chiarezza e di una nuova maggioranza – ha dichiarato Bardella –. Solo il voto potrà restituire stabilità e legittimità al Paese”.
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