Minacce all’avvocato Lovati con una lettera anonima: “È meglio che stai zitto”
Una lettera anonima sarebbe stata recapitata presso lo studio del legale
Nel contesto già delicato del caso Omicidio di Chiara Poggi incombe un nuovo episodio che desta preoccupazione: l’avvocato Massimo Lovati è stato destinatario di una lettera anonima con minacce di morte, recapitata sabato scorso sotto la porta del suo studio a Garlasco. Il messaggio, scritto in dialetto lombardo, recitava: “L’è mei che te sta ciu” (tradotto: “È meglio che stai zitto”), accompagnato da un simbolo a forma di croce.
Il contesto e il destinatario della missiva
L’avvocato Lovati, in passato difensore dell’indagato Andrea Sempio nel delitto di Chiara Poggi, ha subìto la revoca dell’incarico dal suo assistito per divergenze strategiche. Anche se non è più il legale di Sempio, Lovati continua a essere al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria. Il suo attuale legale, l’avvocato Fabrizio Gallo, ha infatti annunciato che potrebbe essere lui stesso il destinatario implicito del biglietto, avendo notato da qualche tempo “una macchina che mi seguiva”. La denuncia è stata prontamente presentata ai carabinieri che stanno acquisendo i filmati della zona e esaminando la busta con la missiva.
Perché questa nuova minaccia?
Le ragioni dietro le minacce all’avvocato Lovati restano oggetto di accertamenti: c’è chi ipotizza una rivelazione imminente o una volontà di ostracizzare il legale dal dibattito pubblico sul caso Poggi. Nel frattempo cresce il fronte di quanti pensano che la minaccia potrebbe essere motivata dal timore che Lovati sappia qualcosa di importante, di determinante sul caso Garlasco. Informazioni che potrebbero risultare potenzialmente cambiare l’intera indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, già oggetto di rilevanti recenti novità. Al momento, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, monitorando la situazione con l’attenzione dovuta a casi di intimidazione nei confronti di figure coinvolte in procedimenti sensibili.
Reazioni e impatto sulle indagini
La vicenda delle minacce all’avvocato Lovati arriva in un momento già teso. Alle polemiche che lo hanno visto protagonista nei mesi scorsi – tra cui la partecipazione a trasmissioni televisive e una querela per diffamazione aggravata – si aggiunge ora un elemento che solleva nuove domande. In una fase così critica, l’episodio mette in luce un quadro decisamente opaco. Senza contare che Massimo Lovati era già finito nel mirino di un altro ex legale di Andrea Sempio, l’avvocato Soldani che nei giorni scorsi ha utilizzato parole decisamente poco lusinghiere nei confronti del collega.
Cosa succederà ora
Tornando alla missiva anonima, i carabinieri sono al lavoro per analizzare le immagini delle apparecchiature di sorveglianza e ogni elemento utile per risalire all’autore del gesto. Nel frattempo, l’avvocato Lovati e il suo legale hanno ribadito la volontà di andare avanti, pur con la giusta cautela e consapevolezza della situazione. Il monitoraggio della vicenda prosegue. Anche perché, come detto, eventuali sviluppi potrebbero influire anche sul filone più ampio dell’indagine sul delitto di Garlasco, sui cui risvolti giudiziari Lovati ha avuto un ruolo significativo.
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