Esteri

Nelle carceri texane i detenuti muoiono a causa del caldo

di Martina Melli -


Nelle prigioni del Texas i detenuti muoiono di caldo. Letteralmente. Mentre i rifugi per animali sono obbligati per legge a garantire una temperatura non superiore ai 29 °C per più di due ore, gli esseri umani non sono altrettanto fortunati. In tutto lo Stato infatti, nelle carceri non dotate di sistemi di raffreddamento, circa 100.000 detenuti stanno bollendo in celle di cemento e metallo. Si stima che le temperature interne salgano regolarmente al di sopra dei 46°, portando le persone al punto di collasso mentale o fisico, spesso all’infarto e all’arresto cardiaco. Con il Texas destinato ad entrare nella parte più calda dell’anno e con l’ondata di calore alimentata dalla crisi climatica, le condizioni all’interno delle sue istituzioni penali fatiscenti e sovraffollate stanno raggiungendo il punto di crisi. Le celle sono “forni” da cui è permesso uscire solo due volte a settimana per un’ora alla volta.

Il Texas è uno dei molti Stati (almeno 13) senza aria condizionata carceraria universale. Circa il 70% delle sue unità ha sistemi di raffreddamento parziali o assenti. Il dipartimento di giustizia penale dello Stato è stato incaricato di rilevare le letture della temperatura all’interno delle celle ogni giorno nei mesi estivi ma Amite Dominick, presidente del Texas Prisons Community Advocates sospetta che le misurazioni non siano attendibili. “Non sono onesti con questi dati. Le persone muoiono a causa del caldo, e ancora l’agenzia si rifiuta di riconoscerlo”, ha detto.

Il livello di disperazione all’interno delle celle causa inoltre aggressività e scontri, anche solo per via di necessità basilari come una doccia fredda. I detenuti poi non sono gli unici a soffrire. Per gli agenti penitenziari, gravati da spesse uniformi e giubbotti in kevlar a prova di pugnalata, il caldo è altrettanto insopportabile. Jeff Ormsby, direttore esecutivo del sindacato degli ufficiali penitenziari del Texas, ha detto che molti ufficiali si dimettono nei mesi estivi, tornando in autunno. Ciò crea un circolo vizioso: la carenza di personale crea ulteriori disagi e tensioni all’interno degli istituti penitenziari, rendendo il caldo ancora più insopportabile e spingendo ancora altro personale ad andarsene.

Dal 2019 è stata introdotta una legislazione nello stato del Texas che fornirebbe fondi per introdurre l’aria condizionata nelle unità. Quest’anno la casa texana ha approvato un disegno di legge che investirebbe più di mezzo miliardo di dollari nel condizionamento. Il senato si è opposto all’idea per via di una vecchia mentalità: “Non dovremmo mettere a nostro agio coloro che incarceriamo”.


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