L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Editoriale

No a Babbo Natale “bianco e occidentale”. L’ultima follia inglese

di Adolfo Spezzaferro -


Babbo Natale finisce sotto processo. Non per evasione fiscale sui regali, ma per colonialismo, patriarcato e cattiva gestione delle risorse umane elfiche. Succede a Brighton, UK; dove un museo pubblico invita a “decolonizzare” il vecchio con la barba, colpevole di essere bianco, occidentale e – orrore – di giudicare i bambini. La lista dei buoni e cattivi, si scopre, sarebbe un “binario occidentale” inadatto a valutare culture indigene.

In pratica, Babbo Natale non capirebbe il contesto. Così l’uomo che vive al Polo Nord dovrebbe diventare un manager inclusivo: niente gerarchie, elfi sullo stesso piano, officina multiculturale e magari (come va di moda in certi film di adesso) una Mamma Natale per riequilibrare il comando. A questo punto manca solo un tavolo di concertazione con le renne. L’idea che un personaggio fiabesco minacci la memoria dei popoli indigeni fa sorridere, ma il conto è serio: fondi pubblici. Il museo replica che si può essere d’accordo o no. Ma davvero il problema del presente è Babbo Natale, o qualcuno ha perso il senso della misura (insieme al senso dell’umorismo)?


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