Nomina Tardino in Sicilia, discussione al Tar dal 9 settembre
Il vicepremier Antonio Tajani: Si devono ascoltare le ragioni del governatore Schifani
La commissaria nominata dal Mit in Sicilia
Il Tar Sicilia interviene sulla nomina di Annalisa Tardino a commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale decisa dal vicepremier e ministro Matteo Salvini: non è sospesa e verrà discussa a partire dal prossimo 9 settembre.
Nomina Tardino, tensioni continue
Il decreto del Tribunale Amministrativo Regionale accoglie la richiesta di istanza di abbreviazione termini e deposito memorie per l’udienza cautelare collegiale presentata dalla Regione Siciliana “fissando la trattazione della istanza di misure cautelari collegiali la Camera di consiglio del 9 settembre”.
La Tardino prova a minimizzare l’intervento precisando di essere al lavoro (come indicò già Salvini a Schifani che protestava, ndr).
La richiesta di annullamento
La richiesta di annullamento della Regione Siciliana ha per bersaglio “il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 210 del 18 agosto 20252 che nomina Tardino commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale considerandolo affetto da “illegittimità”.
I commenti del vicepremier Antonio Tajani e di Italia Viva
Fermo ma morbido nei toni un commento dell’altro vicepremier, Antonio Tajani, con parole che guardano anche allo scontro locale tra il governatore in carica e Giorgio Mulè: “Si devono ascoltare le ragioni del presidente della Regione Renato Schifani. In Sicilia si è contestata non la persona, Annalisa Tardino, scelta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e non perché leghista, ma il fatto che non abbia le competenze necessarie per un ruolo tanto delicato“. Tajani ne ha pure per la Campania: “C’è una questione di incompatibilità”, riferendosi alla nomina di Eliseo Cuccaro (vicino al leghista Gianpiero Zinzi) per gli scali di Napoli e Salerno.
Sempre sul tema, da registrare l’asprezza della renziana Raffaella Paita, capogruppo al Senato: “Una squallida operazione di mera lottizzazione che è finita con uno scontro tra le forze della maggioranza, scontro che sta impedendo le nomine, perché Fdi, Lega e Forza Italia litigano spietatamente”.
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