Attualità

La nonna spacciava col nipote: arrestati a Bari

In casa (che occupavano abusivamente) un bazar della droga, giubbotti antiproiettile e zanne d'elefante

Cosa non si fa per accontentare un nipote, anche spacciare: e la nonna finisce in manette a Bari. In azione i carabinieri della Radiomobile del comando provinciale del capoluogo pugliese che hanno stretto le manette ai polsi di una donna di 58 anni e del nipote 21enne. Entrambi rispondono delle accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono a una settimana fa quando, a Modugno, i cani antidroga dei carabinieri hanno fiutato una traccia molto interessante.

La scoperta dei carabinieri

Il fiuto degli agenti a quattro zampe ha portato i militari direttamente nell’appartamento in cui vivevano nonna e nipote. Dai controlli, che sono stati estesi anche a un’altra unità abitativa, a proposito della quale è emerso, poi, che entrambi non avevano diritto a occupare quell’alloggio, di proprietà dell’Arca Puglia centrale, l’ente deputato alla gestione delle case popolari. Il fatto ha valso loro un’altra accusa, quella di invasione di edificio. Ma i carabinieri hanno capito subito che non si sarebbe trattato di un’operazione anti-abusivismo. Già, perché dai controlli è emerso un piccolo bazar della droga: 260 grammi di marijuana suddivisi in sei confezioni, cinque panetti di hashish, altre tredici dosi già confezionate di fumo. Finita qui? Macché: i cani antidroga hanno scoperto pure 313 grammi di cocaina. Non mancava, chiaramente, il kit dello spaccio: macchine per il sottovuoto, cinque bilancini di precisione, apparecchi contasoldi con 230 euro in contanti. Infine, sono stati scoperti gusci di tartarughe protette e ben due zanne di elefante insieme a un giubbotto antiproiettile.

In manette nonna e nipote

La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata ristretta al regime degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Per entrambi, i magistrati della Procura della Repubblica di Bari hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari l’emissione di una misura cautelare. Provvedimento che è stato accolto dal gip.