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Oggi a Roma comanda Carlo Verdone

Il sindaco per un giorno ha inaugurato un'area ludica per bambini in via Olevano Romano

di Redazione -


È iniziato con una raffica di battute il giorno da sindaco di Roma Capitale per Carlo Verdone in occasione del suo 75mo compleanno. Dopo un “oggi ti comando” rivolto al vero primo cittadino a Roberto Gualtieri, fra gli applausi dei presenti, il popolare attore e regista è passato ai piatti forti del suo programma: “riattappare le buche in qualche modo” e “prosciugare il Tevere”.

Le parole del popolare attore

“Sono molto emozionato e non ho quasi dormito, perché è una cosa così importante e simbolica, non me lo sarei mai aspettato di indossare un giorno questa fascia. Ho dato qualche idea al sindaco, ma le tengo fra noi. Se Gualtieri mi dice ‘nun se po fa’, non voglio fare brutte figure”, ha detto Verdone, le cui simpatie politiche sono note da tempo. “Però due-tre cose ce le ho già pronte”, ha affermato. Il Tevere pulito è in cima alla lista dei desideri: “Servirebbe non dico renderlo balneabile perché sarà molto complicato, ma renderlo più limpido e meno inquinato si. È una vena fondamentale per noi e non lo dobbiamo toccare”.

Verdone in via Olevano Romano

Bagno di folla nella zona di Villa Gordiani per la fascia tricolore a tempo determinato. Nel V Municipio, luogo dell’esplosione del distributore di benzina del luglio scorso, il regista e attore insieme al sindaco Gualtieri ha inaugurato un’area ludica per bambini in via Olevano Romano. Ad aspettarlo anche tantissimi bambini, che hanno intonato un coro con il suo nome: “Li ho abbracciati tutti, anche io sono stato bambino come loro”, ha dichiarato Verdone, visibilmente emozionato. Tanti i selfie con le signore del quartiere.

Il precedente di Alberto Sordi

Venticinque anni fa anche Alberto Sordi è stato sindaco di Roma per un giorno. A raccontare quell’esperienza è stato proprio il suo celebre successore: “Mi ricordo che lo incontrai alle 2 durante una tappa a Cinecittà e lui mi disse ‘andiamocene via’, e mi portò ad un ristorante di fronte gli Studios. ‘Ma io il sindaco nemmeno per tre ore, una cosa tremenda. Potevo restare a dormire’, ammise Sordi in quell’occasione”.


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