Olimpiadi Milano Cortina, Salvini: “La bandiera di Israele ci sarà”
Spunta la petizione a Sala e Malagò, il vicepremier è contrario
Le Olimpiadi di Milano Cortina diventano un terreno di scontro politico per Israele. Spunta una petizione per ammainare la bandiera con la Stella di Davide all’evento sportivo che si terrà l’anno venturo in Italia. Ma a difesa di Tel Aviv e dei suoi atleti interviene il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, secondo cui la presenza della bandiera israeliana servirà a far tornare la pace nell’area del Medio Oriente. E chissà, magari anche nel resto del mondo, negli altri scenari bellici che insanguinano il mondo in queste settimane.
La petizione (anche) online
Indirizzata al sindaco di Milano Beppe Sala e al presidente del Coni Giovanni Malagò, la petizione è stata lanciata nei giorni scorsi anche in rete. Nel documento si legge della necessità di dare un segnale forte su ciò che sta avvenendo in Medio Oriente. “Di fronte a un genocidio che sta accadendo sotto i nostri occhi, il dolore, la compassione, la rabbia e lo sdegno di tanti di noi non bastano”, scrivono gli estensori della petizione che, tra i primi firmatari annovera esponenti dell’attivismo come Vittorio Agnoletto, del mondo dello spettacolo come Moni Ovadia e Fiorella Mannoia, della società civile come Tomaso Montanari e della Chiesa come il missionario Alex Zanotelli: “Noi chiediamo al Presidente del Coni e al Sindaco di Milano di attivarsi presso il CIO affinché si decida – come già avvenuto in passato nei confronti di nazioni responsabili di eventi bellici e violazione del diritto internazionale- che gli atleti israeliani partecipino sotto le insegne olimpiche, simboli di pace e di fratellanza tra i popoli”.
La replica di Salvini
Al vicepremier la petizione non piace e, anzi, lui coltiva un’idea del tutto differente da quella dei firmatari del documento che sta animando il dibattito sullo sfondo di Milano-Cortina 2026. La posizione di Matteo Salvini è chiara e netta: “Non solo ci sarà la bandiera di Israele, come giusto che sia, ma spero che quelle di Milano Cortina 2026 siano le Olimpiadi dell’agognato ritorno alla Pace, con atleti israeliani e palestinesi, russi e ucraini, che possano finalmente gareggiare con le loro bandiere”. Lo stesso vicepremier, sui social, aveva già ribadito il diritto di Tel Aviv a difendersi: “Israele ha diritto di difendere la propria esistenza da chi da sempre evoca l’annientamento dello Stato ebraico, finanzia il terrorismo islamico e cerca di dotarsi di armi nucleari per uccidere è distruggere”. L’appello di Salvini, però, è alla descalation: “Ora è fondamentale che tutti lavorino per evitare un’escalation militare, serve uno sforzo comune per fermare le bombe e l’odio, difendere la libertà e ricostruire la pace”.
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