Esteri

Pakistan: l’ex premier Khan indagato per favoreggiamento in omicidio

di Martina Melli -


L’ex primo ministro pakistano Imran Khan, già incarcerato a maggio con l’accusa di corruzione, è stato nominato formalmente dalla polizia in merito all’omicidio di un avvocato che aveva presentato un’istanza contro di lui. Khan, 70 anni, ex campione di cricket, oltre a dover affrontare diverse questioni legali iniziate ad aprile dell’anno scorso, quando un voto di sfiducia parlamentare ha fatto cadere il suo Governo, è ora indagato anche per “favoreggiamento in omicidio”.

Abdur Razaq, l’avvocato assassinato, aveva presentato un’istanza all’Alta Corte del Balochistan (BHC) di Quetta, chiedendo l’apertura di un processo per tradimento contro Khan. Razaq martedì stava andando in tribunale, quando alcuni uomini armati su una motocicletta gli hanno sparato. E’ stato il figlio di Razaq, Siraj Ahmad, anche lui avvocato, a riferire alla polizia che suo padre era stato ucciso da uomini sconosciuti con “l’incoraggiamento dell’ex primo ministro”.

Secondo l’ex premier, che non è stato ancora ufficialmente accusato in relazione all’omicidio, tutte le controversie legali in corso non sono altro che strategie dei suoi oppositori per colpirlo. Khan ha più volte accusato l’esercito e la sua agenzia di intelligence di tentare apertamente di distruggere il suo partito, dicendo che “non ha dubbi che sarà processato in un tribunale militare e gettato in prigione”. Il portavoce del governo provinciale, Babar Khan, ha dichiarato che se e quando il caso di omicidio andrà in giudizio, Khan potrebbe effettivamente dover affrontare accuse formali.

 

 


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