Piccoli “schiavi della bolletta” crescono
Nell'ultimo anno il 29,2% degli adolescenti tra 14 e 17 anni ha praticato gioco d’azzardo
E‘ tornato il campionato di calcio di Serie A e la “bolletta” che ogni sfegatato tifoso vuol giocare. Dopo sette anni dal Decreto Dignità, con il Decreto Sport del governo è tornata pure la visibilità delle scommesse sportive e l’autorizzazione per i club sportivi a stringere accordi commerciali con operatori del gioco d’azzardo.
Gioco d’azzardo, il mercato più grande d’Europa
Un mercato che nel nostro Paese è il più ampio d’Europa. Secondo Eurispes nel 2024 il totale giocato dagli italiani ha raggiunto una cifra record di oltre 157 miliardi di euro, con un incremento del 6,5% rispetto al 2023. Stimato di crescita a ritmi del 5% annuo fino al 2030. “I punti di vendita fisici – commenta sempre Eurispes – , nonostante la crescita dell’online, continuano a giocare un ruolo importante, rappresentando circa il 40% del volume totale delle scommesse.
Questi punti vendita rimangono particolarmente popolari nelle zone con una minore penetrazione digitale e tra le fasce d’età più alte. Al contrario, le piattaforme digitali, che rappresentano circa il 60% delle scommesse sportive totali, sono particolarmente apprezzate dai più giovani“.
Le piattaforme controllano e orientano gli utenti come il “Grande Fratello”
Negli ultimi dieci anni, il panorama del gioco d’azzardo si è radicalmente trasformato per l’ascesa delle tecnologie digitali. In quello che un tempo era un settore relativamente statico, basato su quote fisse e sulla schedina settimanale sono entrate in campo l’interattività, l’elaborazione dei dati in tempo reale, le analisi predittive e l’interazione personalizzata. L’intelligenza artificiale domina il funzionamento rapido delle piattaforme mentre una sorta di “Grande Fratello” delle scommesse controlla e orienta i comportamenti dei giocatori.
“Le tecnologie di tracciamento comportamentale – osserva l’istituto – raccolgono e analizzano in tempo reale le azioni degli utenti: clic, scorrimento, tempo di permanenza, cronologia delle puntate. Combinando questi dati in profili digitali, da essi le piattaforme possono individuare schemi di comportamento e personalizzare promozioni o interazioni pubblicitarie“.
La dipendenza dal gioco tra i minori
Cresce, non poteva essere altrimenti, la dipendenza dal gioco d’azzardo, una delle criticità più rilevanti. Si stima che circa 1,5 milioni di italiani abbiano comportamenti problematici legati al gioco, con difficoltà nel gestire la spesa e il tempo dedicato al gioco, alterazioni nei rapporti sociali e familiari, e un rischio elevato di sovraindebitamento. Un rischio finora incontrollato, quello che minaccia i minori: il 29,2% degli adolescenti tra 14 e 17 anni ha praticato gioco d’azzardo nell’ultimo anno e il 3% manifesta un rapporto problematico. Piccoli “schiavi della bolletta” crescono.
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