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Portogallo: Costa si dimette, travolto da un’inchiesta per corruzione

di Angelo Vitale -


In Portogallo il premier socialista Antonio Costa si è dimesso, travolto da un’inchiesta sulla corruzione, che ha portato anche all’arresto del capo del suo staff. Lo ha reso noto la tv portoghese Sic.

Costa è coinvolto, con il ministro delle Infrastrutture Joao Galamba e il presidente dell’Agenzia portoghese per l’ambiente, Nuno Lacasta, in un’inchiesta della Procura della Repubblica in relazione a un’indagine partita dalla Corte suprema di giustizia nell’ambito dell’inchiesta sugli accordi per l’idrogeno e il litio in Portogallo e che risale a quattro anni fa, al 2019, per favorire un consorzio costituito da Edp, Galp e Ren. Costa, nominato primo ministro per la prima volta nel 2015, lo era ridiventato l’anno scorso al termine delle elezioni legislative vinte dal Partito Socialista.

“Ho la coscienza pulita”, ha detto Costa rivolgendosi ai suoi connazionali in una diretta televisiva. Alcuni partiti di opposizione, come “Iniciativa Liberal” e “Chega”, avevano chiesto nei giorni scorsi le sue dimissioni.

L’inchiesta ha coinvolto, in una serie di accertamenti che stanno rivelando una fitta rete di coperture politiche alle procedure oggetto dell’indagine, anche il capo dello staff del primo ministro, Vitor Escaria, messo agli arresti nel corso di una delle tante perquisizioni che hanno interessato la sede del governo, quella di alcuni ministeri e di partito in tutto il Paese.


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