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Post alluvione, la sveglia di Confindustria al governo: Ora si eviti lo stallo

di Angelo Vitale -


Confindustria dà la sveglia al governo, circa l’alluvione in Emilia Romagna. “Apprezziamo la reazione immediata nella gestione dei momenti più critici dell`emergenza. Al contempo, il nostro auspicio è che non si determini una situazione di stallo per passare alla fase di rilancio dei territori colpiti e di ristoro dei danni; inoltre, sottolineiamo l`esigenza di azioni strutturali volte a pianificare e attuare interventi di politica ambientale e di tutela del territorio”. Ad affermarlo, il vicepresidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco, Emanuele Orsini, in audizione sul Dl Alluvioni presso la Commissione Ambiente della Camera.

“Esprimiamo anzitutto apprezzamento – ha spiegato Orsini – per la reazione immediata del Governo nella fase iniziale e più critica dell`emergenza, che ha consentito di definire un quadro di misure coerenti con le necessità impellenti dei primi, drammatici giorni. Ci riferiamo, ad esempio, alle disposizioni in tema di sospensioni e proroghe dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari e contributivi, cui, però, dovranno affiancarsi gli opportuni chiarimenti da parte dell`Agenzia delle Entrate”.

Ferma questa valutazione positiva, “esprimiamo tuttavia preoccupazione rispetto all`attuale fase di gestione della “ripartenza”, che passa dal riconoscimento dei danni patiti da imprese e cittadini e da una rapida ricostruzione. A tale scopo, riteniamo indifferibile la definizione di un quadro organico delle modalità e delle disponibilità per gli indennizzi dei danni, diretti e indiretti, subiti dalle imprese”.

Da una prima rilevazione effettuata da Confindustria Emilia-Romagna “solo su un campione di 182 imprese, emerge una stima dei danni diretti e indiretti per un ammontare complessivo di circa 190 milioni di euro. Per le imprese la fase di emergenza legata alla calamità ‘fisica’ può dirsi superata. Tuttavia, gli effetti delle sospensioni e interruzioni di attività e, più in generale, dei danni patiti rischiano di determinare un`emergenza economica ove non si provveda, con rapidità ed efficacia, ad approntare i necessari indennizzi”.


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