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Politica

Progetto Civico Italia: Onorato convoca la sua “Fucina di talenti”

di Laura Tecce -


Li abbiamo visti arrivare, eccome. Nel lussuoso hotel pariolino Parco dei Principi si sono dati appuntamento amministratori locali e simpatizzanti del neonato “Progetto Civico Italia”. Una “fucina di talenti”, come la definisce l’instancabile Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi della Capitale e aspirante demiurgo del nuovo civismo nazionale.

È lui l’anima e il motore di questa reunion a metà tra convention politica e startup aziendale in stile Forza Italia prima maniera: quel riformismo “glamour” lontano anni luce dai balletti di Schlein al gay pride e da Ilaria Salis. E da Giuseppe Conte, presente in sala non si sa a quale titolo. Il rampante Onorato, che da mesi gira l’Italia col piglio di chi vuole “completare il campo progressista” – ma guai a chiamarla “un’altra gamba del centrosinistra” – ché le definizioni “geometriche” non rendono giustizia all’idea che ha in mente: creare una rete che sia un’alternativa al governo Meloni e far fare il grande salto a sindaci, assessori e consiglieri che lavorano a stretto contatto con i cittadini e risolvono quotidianamente i problemi, ma che restano ai margini della politica nazionale.

Parole chiave: giovani, sicurezza, imprese, e voglia di cambiamento. Il parterre è di tutto rispetto: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’astro nascente Silvia Salis (oggi sindaca di Genova, domani chissà); Gaetano Manfredi, primo cittadino di Napoli; Ismaele La Vardera, giovane consigliere dell’Ars. Insomma, nomi che piacciono alla gente che piace, ma la domanda resta: riuscirà il civismo a diventare politica o resterà il solito salotto di buone intenzioni con vista su Villa Borghese? Onorato ci crede, e fa bene. La sala era strapiena e l’Italia, in fondo, di “fucine di talenti” ne ha sempre bisogno.


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