Esteri

Putin gioca di rimessa con Trump, mentre Rutte si è perso nel “Natoverso”

Il premier slovacco Fico incontrerà Zelensky

di Ernesto Ferrante -


Vladimir Putin ha buttato la palla nel campo avversario, capitalizzando le titubanze di un Donald Trump rimasto a metà del guado tra una posizione autonoma che potrebbe portare alla pace in Ucraina e una postura ibrida per compiacere gli alleati europei, in preda ad insane pulsioni belliciste.

Putin astutamente apre e chiude

“La Russia non vuole attaccare nessuno”. Così il leader del Cremlino ha liquidato la presunta minaccia all’Europa. Parlando insieme al primo ministro slovacco Robert Fico a Pechino, Putin ha dichiarato che le ricostruzioni secondo cui la Russia avrebbe intenzione di attaccare altri Paesi europei sono “una provocazione o un segno di incompetenza”. Il presidente russo ha ribadito che ritiene “inaccettabile” l’ingresso dell’Ucraina nella Nato, mentre non si è mai opposto alla potenziale adesione di Kiev all’Ue.

Su una cosa Mosca non transige. Qualsiasi accordo per risolvere il conflitto in Ucraina non deve compromettere la sicurezza russa. “Naturalmente, spetta all’Ucraina decidere come garantire la propria sicurezza. Ma questa sicurezza non può essere garantita a scapito della sicurezza di altri Paesi, in particolare della Federazione Russa”, ha affermato Putin.

L’affondo di Fico

Duro il premier della Slovacchia Fico: “Molti nell’Unione europea sono come rane in un pozzo. Stanno seduti sul fondo e non riescono a vedere cosa succede nel mondo”. Poi un messaggio chiaro a chi vorrebbe “strappi”: “Siamo interessati a normalizzare le relazioni tra Slovacchia e Russia”.

Bratislava voterà contro il programma dell’Unione europea “volto a interrompere tutte le forniture di petrolio e gas dalla Russia entro il 2027”. Il premier slovacco incontrerà venerdì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Uzhhorod. In quella sede, ha annunciato, affronterà “la questione” degli attacchi ai gasdotti che trasportano il gas russo in Slovacchia e Ungheria.

Rutte insiste con le garanzie di sicurezza

Nel frattempo nel “metaverso dei guerrafondai”, noto anche come “Natoverso”, il segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte ha spiegato che rispetto all’Ucraina si sta lavorando seguendo “due filoni”, uno per fornire “garanzie di sicurezza” agli alleati ucraini e l’altro per organizzare un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Davanti ai giornalisti in Lussemburgo, Rutte ha elogiato ancora una volta il presidente americano Donald Trump, definito addirittura “daddy” qualche mese fa, per aver permesso che fosse “superato lo stallo” in Ucraina. Rutte ha osservato che una pace duratura necessita che Zelensky abbia un esercito forte, ma anche “garanzie di sicurezza da parte degli amici e dei partner dell’Ucraina, gli Stati Uniti, l’Europa e altri”, che le stanno “definendo ora”.

Londra e Parigi vogliono lo scontro

Il segretario alla Difesa britannico John Healey ha aggiornato i deputati della House of Commons sullo stato dei colloqui internazionali per la pace in Ucraina. Healey ha citato gli incontri e i vertici estivi, tra cui la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Londra e il viaggio del leader laburista Keir Starmer a Washington. “Accogliamo con favore l’impegno del presidente Trump a porre fine a questa terribile guerra”, ha detto Healey, evidenziando anche la volontà del presidente Usa di rendere “molto sicure” le garanzie di sicurezza.

Le discussioni sono ancora in corso. “A questo punto non voglio fornire ulteriori dettagli pubblici, perché rafforzerebbero solo la posizione di Putin e renderebbero più saggi i russi”, ha concluso il segretario.

La Francia sta cercando di tirare per la giacca gli americani. L’entourage del presidente francese Emmanuel Macron ha fatto sapere che gli alleati europei dell’Ucraina sono pronti a fornire le garanzie di sicurezza richieste dopo un eventuale accordo di pace con la Russia, ma ora attendono un sostegno concreto da parte degli Stati Uniti. “Siamo pronti”, ha riferito un funzionario dell’Eliseo, ripetendo che i Paesi europei sperano di ottenere anche “il sostegno degli americani per garantire la sicurezza dell’Ucraina”. Domani è previsto un summit a Parigi fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i partner europei, a cui la premier italiana Giorgia Meloni parteciperà in collegamento video.


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