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Putin rassicura la Russia: “Salvato il Paese dalla distruzione”. L’aereo privato di Prigozhin a Minsk

Dopo due giorni, Putin torna a parlare a Paese. Il presidente rassicura i suoi concittadini e dice che il pericolo è passato. “I neonazisti – spiega alla tv, in un discorso che non dura più di cinque minuti – volevano che soldati russi uccidessero altri russi, che la nostra società si spaccasse, soffocasse nel sangue. Tutti i nostri militari e servizi speciali, invece, sono riusciti a conservare la fedeltà al Paese, salvando così la Russia dalla distruzione”.

Vladimir, quindi, si presenta come colui che ha evitato un “bagno di sangue”. Il riferimento è all’accordo, ottenuto grazie alla mediazione del presidente bielorusso Lukashenko, che in giornata dovrebbe tenere un discorso. Per gli uomini della Wagner non ci sarà alcun processo. Per restare nella loro patria dovranno solo aderire all’esercito del Cremlino. Altrimenti dovranno restare sotto l’egida di Minsk. Neanche citato, al contrario, Prigozhin. Il capo delle milizie, secondo Ucrainska Pravda, con un jet privato sarebbe atterrato all’aeroporto di Machulishchi, a pochi chilometri dalla capitale del principale alleato di Mosca.

Fonti interne, intanto, dicono che i vertici del Cremlino starebbero valutando una nuova strategia. La priorità, adesso, è far passare un messaggio di finta normalità. Ecco perché vengono diffuse immagini del ministro Shoigu, primo nemico dei mercenari ribelli, visitare  le truppe al fronte. Secondo i blogger locali, però, si tratterebbe di videomessaggi registrati e creati ad arte prima della tanto discussa marcia su Mosca.

Il fine di Putin è tenere la popolazione compatta intorno a sé. Sulla stabilità del governo arriva la fiducia anche da parte della Cina. Per quanto riguarda l’Occidente, invece, gli americani, tramite la diplomazia, hanno fatto sapere di non essere coinvolti in alcuna azione destabilizzante. Detto ciò, il sostegno della Nato all’Ucraina non è neanche in discussione.