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Esteri

Arriva il richiamo formale dell’Italia all’ambasciata russa

Dopo le parole della Zakharova sul crollo della Torre dei Conti a Roma, la posizione di Tajani

di Cristiana Flaminio -


L’Italia ha consegnato un richiamo formale all’Ambasciata russa, il caso è quello delle parole, definite “volgari” dalla Farnesina, pronunciate dalla portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, dopo i crolli alla Torre dei Conti a Roma. Oggi, come fa sapere il Ministero degli Esteri, il vicepremier Antonio Tajani ha incontrato il vicecapo della missione russa. Al diplomatico è stato rivolto il richiamo e contestate, appunto, le dichiarazioni della Zakharova.

Il richiamo formale all’Ambasciata russa

L’Italia, rappresentata dal ministro degli Esteri Tajani, ha alzato la voce e ha condannato, con forza, le “preoccupanti dichiarazioni della portavoce russa, diffuse mentre era in corso in Italia una tragedia che ha coinvolto vite umane”. Parole, quelle di Zakharova, che “sono ancor più inaccettabili dopo i sentimenti di vicinanza espressi dall’Italia anche quando in Russia si sono verificati eventi luttuosi”. L’Italia, ha tuonato Tajani nel richiamo formale “consegnato” all’Ambasciata russa, non cambia la sua posizione politica estera e “il suo sentimento in virtù di attacchi verbali sconsiderati”.

Il cordoglio dei diplomatici

Dalle parole che si leggono nella nota della Farnesina, emerge chiaro l’errore compiuto dalla Zakharova. “Oggi l’Ambasciata russa a Roma smentisce la portavoce, rendendosi conto della volgarità commessa, e presenta condoglianze per l’operaio ucciso nel crollo”, si legge nel documento. Che si conclude con una notazione non marginale: “Ma tutte le dichiarazioni aggressive che provengono dalla Russia non fanno che rafforzare l’idea del popolo italiano di difendere chi è sotto attacco in una aggressione illegale e ingiustificata, in violazione del diritto internazionale”.


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