Salute

Sanità: Amiloidosi cardiaca, dalla ricerca scientifica alla diagnosi

di Redazione -


Dall’articolo di La Presse – L’amiloidosi cardiaca rappresenta una delle criticità più rilevanti nell’ambito delle patologie cardiache. Tale patologia, infatti, è caratterizzata sia da complessità diagnostiche e da severe complicazioni ma anche da terapie innovative che, a poco a poco, si stanno consolidando e che possono migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti. In questo contesto, la ricerca scientifica che è alla base dell’innovazione farmacologica, è rilevante per permettere diagnosi più tempestive, percorsi di cura appropriati e un uso più efficiente delle risorse, impattando positivamente sul Servizio Sanitario Nazionale. Bayer, che ha una tradizione consolidata nella ricerca, è impegnata a sviluppare soluzioni terapeutiche, che mirano al miglioramento degli esiti clinici e a efficaci percorsi di cura. “L’amiloidosi è una malattia complessa e difficile da diagnosticare ma fortunatamente oggi i pazienti possono essere trattati con nuovi farmaci innovativi. A questo proposito è importante diffondere l’utilizzo di tali terapie ”, spiega il dottor Danilo De Spirito, Head of Amyloidosis – Cardiovascular, Regulatory, Market Access, Public Affairs & Tender di Bayer Italia. Secondo De Spirito, un passo decisivo nella ricerca è rappresentato dall’innovazione: “In particolare, Bayer oggi è impegnata in quest’area terapeutica per fornire ai pazienti una nuova opzione che possa permettere una migliore aspettativa di vita unitamente a una migliore qualità. Per far questo si avvale anche dell’intelligenza artificiale per migliorare la diagnosi e dar corso a un trattamento precoce”. De Spirito afferma: “Siamo impegnati a collaborare con il sistema sanitario, ad ascoltare le necessità dei medici e delle associazioni di pazienti, per rendere sostenibili i percorsi di cura e impattare positivamente sul paziente”. Per De Spirito, questo impegno è anche personale: “Mi spinge quotidianamente a continuare il mio lavoro per contribuire a migliorare la vita dei pazienti e dei loro familiari”.


Torna alle notizie in home