Attualità

Scoppia il caso Zambelli: l’Italia sarà la tribuna della deputata italo-brasiliana pro Bolsonaro?

di Angelo Vitale -


La deputata brasiliana ricercata dall’Interpol Carla Zambelli ha dichiarato ieri sera alla Cnn Brasile di trovarsi attualmente in Italia (“Ho un passaporto italiano, sono intoccabile”), scoppia il caso che la vede protagonista mettendo in imbarazzo le relazioni Italia-Brasile. Martedì la parlamentare aveva annunciato di aver lasciato il suo Paese dicendo di trovarsi momentaneamente negli Stati Uniti e che da lì si sarebbe recata in Italia, dove ha la cittadinanza. Le prime rivelazioni sul suo caso sono state diffuse dalla giornalista Natuza Nery sul blog che cura per Globo. Zambelli ha lasciato il Paese al confine con l’Argentina, attraversando la regione di Foz do Iguaçu. Mercoledì mattina la parlamentare si trovava in Florida, negli Stati Uniti.

L’Interpol ha inserito ieri il suo nome nella lista dei latitanti internazionali, rispondendo a una richiesta della Polizia Federale avviata dal ministro Alexandre de Moraes, della Corte Suprema Federale.

Carla Zambelli è una deputata brasiliana di estrema destra, membro del partito dell’ex presidente Jair Bolsonaro. È stata condannata in Brasile a dieci anni di carcere per l’hackeraggio del sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia brasiliano e per aver inserito falsi documenti, tra cui un falso mandato di arresto contro lo stesso Moraes, nella Banca nazionale dei mandati di arresto. Dopo la condanna, ha lasciato il Brasile, volando prima in Florida e poi in Italia, dove è atterrata a Roma poco prima che il suo nome venisse inserito nella lista rossa dell’Interpol.

La “red notice” dell’Interpol è una richiesta internazionale di arresto a scopo di estradizione, ma non è un mandato di arresto vincolante. Le autorità italiane possono procedere all’arresto provvisorio solo con il via libera della Procura generale presso la Corte d’Appello competente. Nel caso di Zambelli, che è anche cittadina italiana, l’estradizione dall’Italia verso il Brasile è di norma vietata, salvo che sia prevista da un trattato internazionale specifico. Pertanto, anche se può essere arrestata provvisoriamente, non sarà automaticamente estradata in Brasile.

Ma il caso politico e diplomatico si presenta in Italia come delicato. Angelo Bonelli di Europa Verde sollecita il governo Meloni a prendere una posizione chiara, chiedendo se intenda eseguire la richiesta di arresto dell’Interpol e applicare il trattato di estradizione con il Brasile. Bonelli sottolinea pure che l’Italia non può diventare un “paradiso per i criminali” e mette in guardia contro un possibile caso simile a quello del libico Almasri, che aveva suscitato forti polemiche. Soffia sul fuoco delle polemiche anche un dettaglio che sempre Natuza Nery segnala sul suo blog. Dopo l’annuncio della sua partenza dal Brasile, i sostenitori di Bolsonaro hanno valutato che la parlamentare avrebbe potuto svolgere lo stesso ruolo di Eduardo – il terzo figlio dell’ex presidente brasiliano, dallo scorso marzo negli Usa- nella difesa di Bolsonaro a livello internazionale, ma in Europa. Si prospetta, quindi, l’Italia come fronte di battaglia per la Zambelli a favore della causa del suo leader accusato nel suo Paese di tentato golpe.

La parlamentare italo-brasiliana non ha mai dato una sua versione dei fatti che le vengono contestati, limitandosi a definire “ingiusto” il sistema che ha portato alla sua condanna.


Torna alle notizie in home