Attualità

“Spia della Cina” fermato assistente europarlamentare AfD

di Rita Cavallaro -


Gli spioni cinesi ci ricascano. Jian Guo, assistente del capolista dell’AfD alle elezioni europee del 6-9 giugno, Maximilian Krah, è stato arrestato in Germania con l’accusa di spionaggio a favore della Cina. Nel comunicato stampa rilasciato dalla procura federale tedesca si legge: “Jian G. è un dipendente di un servizio segreto cinese. Dal 2019 lavora per un membro tedesco del Parlamento europeo. Nel gennaio 2024, l’accusato ha ripetutamente fornito informazioni sui negoziati e le decisioni del Parlamento europeo al suo servizio di intelligence. Ha anche effettuato operazioni di spionaggio per i membri dell’opposizione cinese in Germania”. Questo nuovo terremoto che ha scosso le fondamenta del Parlamento Europeo, ha fatto ancor di più tremare le forze di estrema destra ovvero quelle guidate dalla Lega, dal Rassemblement National di Marine Le Pen e dall’ultradestra di Alternative für Deutschland, proprio in vista delle prossime votazioni. Ma soprattutto per il rappresentante di punta Maximilian Krah che si è immediatamente dissociato da qualsiasi azione compiuta dal suo assistente. Il colpo di martello è ancora più pesante se si pensa che, secondo i sondaggi più recenti, l’AfD, avrebbe potuto, dopo il 9 giugno, diventare il terzo partito assoluto in Germania, conquistando fino al 16 per cento dei voti e eleggendo 15 deputati a Bruxelles. Le reazioni della comunità parlamentare europea non si sono fatte attendere. Il leader del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, ha definito “molto gravi” le accuse contro il dipendente del capolista di AfD. Il gruppo dei Verdi guidato dalla tedesca Terry Reintke, ha colto al volo l’occasione per affondare il colpo contro i colleghi ultraconservatori, chiedendo un’indagine interna al Parlamento europeo. Indagini che devono essere “condotte prima delle elezioni, per dare chiarezza ai cittadini che devono sapere se gli assistenti o i parlamentari lavorano a favore di regimi autoritari come Russia o Cina. Queste indagini devono essere chiuse prima delle elezioni e devono esserci delle conseguenze”, ha tuonato la Reintke. Insomma la tegola caduta sulle teste degli ultraconservatori, forse, risulterà più pesante di quanto possa sembrare. L’Eurocamera, riunita a Strasburgo per l’ultima sessione plenaria della legislatura, sta già prendendo i primi provvedimenti: “Considerata la gravità delle rivelazioni, il Parlamento ha sospeso la persona in questione con effetto immediato“, ha dichiarato il portavoce dell’assemblea prima della sessione di voto di mezzogiorno.


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