Esteri

Tajani assicura: “Fi leale con il centrodestra anche in Europa”

di Francesca Chaouqui -


di FRANCESCA CHAOUQUI

Mancano pochi giorni al 15 luglio, data in cui si ridefiniranno gli equilibri all’interno di Forza Italia, partito rimasto orfano dopo la scomparsa del suo fondatore e leader Silvio Berlusconi. L’obiettivo è presentarsi compatti alle elezioni del Parlamento europeo, che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024, e conservare un ruolo strategico all’interno della maggioranza di Governo, dove il partito è presente con un vicepremier, cinque ministri, due viceministri e sei sottosegretari. A pochi giorni dall’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, la famiglia ha delegato la gestione di Forza Italia ad Antonio Tajani e Gianni Letta.

E sarà proprio il ministro degli Esteri e vicepremier a ricoprire la carica di presidente del partito. Cofondatore di Forza Italia nel ’94, dopo la morte del Cavaliere ha dichiarato che “il progetto di Berlusconi è un progetto che va al di là della sua vita terrena e noi porteremo avanti le sue idee”, in una sorta di autocandidatura poi confermata dai figli maggiori dell’ex presidente del Consiglio, Pier Silvio e Marina, il cui obiettivo è sempre stato salvaguardare l’armonia familiare e gli equilibri del partito. Per questo motivo, la decisione di affidare a Tajani e Letta la gestione di Forza Italia è stata presa in accordo con Marta Fascina, che continuerebbe a conservare un ruolo di rilievo all’interno del partito pur non ricoprendo, almeno per il momento, nessun incarico ufficiale.

C’è unità d’intenti, quindi, tra le persone più care al Cavaliere, che lavorano in sinergia per preservare quanto fatto da Berlusconi nel corso della sua carriera politica e imprenditoriale. Pier Silvio al momento non pensa di “scendere in campo”. Lo ha ammesso lui stesso pochi giorni prima dell’apertura del testamento, confessando anche che, dopo la morte del padre, la tentazione lo ha sfiorato. “Qualcosa a livello emotivo, non razionale, si è mosso – ha raccontato – ho pensato che il suo rapporto con gli italiani e con l’Italia, fatto di amore e di libertà, è un lascito che deve vivere”. Lui, Pier Silvio, si concentrerà sugli affari di famiglia. “La politica è un mestiere serio, che non si impara dall’oggi al domani. Poi non penso che sia giusto lasciare le cose a metà: ritengo di dover rimanere a Mediaset a fare il mio mestiere”, ha detto confermando la volontà di Forza Italia di garantire stabilità al governo.
Marina ha invece voluto ribadire che la famiglia, pur non impegnandosi sulla scena politica, sostiene gli attuali dirigenti in modo “pieno, totale”. E per questo non è escluso che sabato, nel corso del Consiglio, lei e il fratello Pier Silvio decidano di far arrivare un messaggio chiaro su quali dovranno essere gli assetti futuri e le strategie.

Sicuramente si ripartirà da Antonio Tajani, in continuità con il progetto di Berlusconi “che rimane insostituibile”, ha sottolineato il vicepremier aggiungendo che “faremo tutto ciò che dovremo fare e andiamo avanti per cercare di rendere sempre e comunque onore al nostro leader” e ribadendo che “la casa di Forza Italia è nel centrodestra e per questo trova oggi nel governo Meloni il suo coerente compimento ed è impegnata in un sostegno leale a questo governo per l’intera legislatura e per il futuro”.


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