Texas, almeno 24 morti e 23 dispersi per l’esondazione del fiume
È di almeno 24 vittime il bilancio provvisorio della devastante alluvione che hanno colpito la contea di Kerr, nel cuore del Texas, a seguito dell’esondazione improvvisa del fiume Guadalupe. Le autorità locali parlano di decine di salvataggi già effettuati, ma il numero dei dispersi – in particolare tra bambini e giovanissimi presenti nei campi estivi della zona – è al momento di almeno 23 persone. La piena, definita “catastrofica” dal Servizio Meteorologico Nazionale, ha travolto numerosi campeggi lungo le rive del fiume, sorprendendo decine di famiglie e giovani ospiti delle strutture. Tra queste, il Camp Mystic, un campo estivo cristiano per ragazze, ha confermato gravi danni. In una dichiarazione pubblicata dai vigili del fuoco di Ingram, si parla esplicitamente di “inondazioni di livello catastrofico”, mentre i genitori delle ragazze disperse sono stati contattati direttamente. Situazione più rassicurante al Camp Waldemar, dove tutti gli ospiti risultano al sicuro. L’allarme, però, è arrivato troppo tardi. Il livello del fiume è salito di oltre 6,7 metri in appena due ore nella comunità di Hunt, secondo quanto riferito dal meteorologo Bob Fogarty: “È il tipo di evento che ti coglie completamente alla sprovvista. L’acqua scorre così rapidamente che non ti rendi conto della gravità finché non è troppo tardi”. Il giudice Rob Kelly, massimo funzionario eletto della contea, ha confermato la difficoltà nel riconoscere alcune delle vittime: “Molti non avevano documenti. Non sappiamo ancora chi siano”, ha dichiarato in conferenza stampa. Pressato dai giornalisti sulle mancate misure preventive, ha ammesso che non esiste un sistema di allerta locale efficiente: “Non sapevamo che in Texas l’alluvione stesse arrivando. Questa è la valle fluviale più pericolosa degli Stati Uniti”. Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha annunciato la mobilitazione immediata delle risorse statali per affrontare l’emergenza: “La priorità è salvare vite umane”, ha scritto su X. Intanto, cresce l’angoscia tra le famiglie. Sui social si moltiplicano gli appelli di genitori e nonni alla ricerca di notizie sui propri figli e nipoti. La comunità resta in attesa, mentre i soccorritori continuano a operare senza sosta nella zona più colpita.
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