Attualità

The Young Pope Francesco a Lisbona fra i giovani sulla rotta della pace

di Francesca Chaouqui -


di FRANCESCA CHAOUQUI

Era appena salito al soglio di Pietro quando Papa Francesco presenziò al suo primo incontro mondiale con i giovani, era il 2013 per la XXVIII GMG a Rio de Janeiro; dopo Cracovia e Panama eccolo di nuovo puntuale all’appuntamento più vitalizzante per la Chiesa cristiana cattolica. Un evento straordinario la XXXVII GMG in corso a Lisbona in questi giorni. Numerosa la presenza di giovani provenienti da tutti e cinque i continenti per mettersi in ascolto della Parola e ricevere il messaggio-mandato del vicario di Cristo, per riscoprire il senso della propria vita. Una kermesse senza uguali che nel tempo non ha mai deluso le aspettative; l’incontro con il Risorto genera nuova vita ed è questa la cifra delle giornate mondiali, dove giovani di tutto il mondo condividono la gioia dell’essenziale, riscoprono le relazioni vere soprattutto in questa che viene definita l’era virtuale. Nel corso della settimana scorsa i giovani del mondo sono stati accolti nelle diocesi portoghesi vivendo momenti di preghiera, condivisione e svago, partecipando alle varie iniziative organizzate dallo staff della GMG, laboratori e attività artistiche per cogliere tra gli infiniti linguaggi il proprio mezzo di comunicazione per dialogare con Dio.

Da ieri tutti a Lisbona per accogliere il Santo Padre che è partito da Fiumicino per raggiungere il suo young people. La citazione biblica scelta dal Pontefice per accompagnare i giovani in queste giornate portoghesi è tratta dal Vangelo di Luca “Maria si alzò e andò in fretta”. Ancora una volta dopo Panama, Francesco sceglie l’immagine di Maria come giovane tra i giovani, figura di riferimento per quanti desiderano incontrare Gesù, l’amico fedele; Maria con l’audacia tipica dei giovani ha accolto un progetto più grande di lei, un progetto d’amore che neppure immaginava mentre con docilità, ma anche coraggio e un pizzico di follia, affermava il suo convinto Sì alla volontà di Dio.
Il Sì di Maria è quello dei tanti giovani che in queste ore hanno lasciato le loro sicurezze per intraprendere un viaggio che cambierà il loro modo di guardare alla vita; la sollecitudine di Maria è il modello che Papa Francesco suggerisce ai giovani di questo tempo storico, la figura del cammino cristiano proposta dalla Madre di Gesù indica la via prescelta per vivere da cristiani.

Dopo i saluti al Presidente Mattarella, Papa Francesco è decollato stamattina su un veivolo a impatto ambientale zero CO2 e sorvolando i cieli francesi e spagnoli ha inviato i suoi saluti al presidente Emmanuel Macron e a re Felipe VI. Giunto a Lisbona è stato accolto dal Presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa; dopo l’esecuzione degli inni, la Guardia d’Onore, l’Onore alle Bandiere e la presentazione delle rispettive Delegazioni, la Foto Ufficiale, la Firma del Libro d’Onore e la Benedizione dei presenti dal terrazzo ha avuto luogo, nella Sala degli Ambasciatori, lo scambio dei doni. Inizia così questa settimana di numerosissimi appuntamenti di Papa Francesco che culminerà con l’affascinante Veglia di sabato e la Messa conclusiva di domenica mattina a Campo da Graça. “Sono felice di essere a Lisbona – afferma il Santo Padre nel suo primo discorso di saluto alla GMG – città dell’incontro che abbraccia vari popoli e culture e che diventa in questi giorni ancora più universale; diventa, in un certo senso, la capitale del mondo, la capitale del futuro, perché i giovani sono futuro.”

La scelta della sede delle GMG non è mai a caso; questa volta il Santo Padre ha radunato qui i suoi giovani per condividere con questo territorio dove “la terra finisce e il mare comincia”, citazione sulla scultura posta a Cabo da Roca, l’armonia tra cielo terra e mare che non segnano confini ma luoghi di contatto, che non pongono frontiere ma allargano la visione di insieme, quella visione che hanno avuto i capi delle nazioni d’Europa quando proprio qui a Lisbona hanno firmato l’omonimo trattato in cui dichiaravano che “l’Unione Europea si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli”.
Ed è proprio per la Pace che il Santo Padre invoca un cambio di rotta, “nell’oceano della storia – dice il Pontefice – stiamo navigando in un frangente tempestoso e si avverte la mancanza di rotte coraggiose di pace.” La GMG vuole essere occasione per costruire insieme, prendere il largo e navigare verso il futuro a vele spiegate, per questo con sollecitudine il Santo Padre propone tre cantieri di speranza in cui possiamo lavorare tutti con spirito di unità: l’ambiente il futuro e la fraternità.


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