Cronaca

Trevignano Romano è finita: “Niente di soprannaturale”, il verdetto della Chiesa

di Cristiana Flaminio -


La diocesi fa calare, definitivamene, il sipario su Trevignano Romano e le apparizioni a Gisella Cardia. Il vescovo di Civita Castellana Marco Salvi, in una nota, ha riferito che “dopo un congruo periodo di attento discernimento” e “ascoltate le testimonianze provenienti dal territorio” con l’ausilio di “una commissione di esperti formata da un mariologo, un teologo, un canonista, uno psicologo” e avvalendosi “della consulenza esterna di alcuni specialisti”, considerata “la figura di Maria nella Tradizione della Chiesa e nella viva fede del popolo di Dio”, “dopo fervida preghiera decreta la non soprannaturalità dei fatti in questione”. In termini canonici la”sentenza” è resa con la formula “constat de non supernaturalitate”. A Trevignano Romano, dunque, non appare la Madonna. E Gisella Cardia non è, secondo la Chiesa, una veggente. Una doccia fredda per chi aveva creduto nelle parole della donna che, soltanto poche ore fa, aveva rilanciato affermando di aver avuto il dono delle Stimmate. Non certo per caso, dal momento che siamo in piena Quaresima. Ma la diocesi, dopo una lunga indagine, ha deciso. Non c’è nulla di soprannaturale. La notizia si è diffusa, immediatamente, sulla blogosfera cattolica. Sollevando un vespaio di reazioni. La credibilità delle apparizioni di Trevignano Romano era stata già intaccata, e non poco, dalle rivelazioni poi non compiutesi e dalle inchieste, giornalistiche e non, che avevano interessato la figura di Gisella Cardia, del marito e dei fedeli. Adesso, con il decreto del vescovo Marco Salvi la Chiesa scrive la parola fine sul caso. Ma occorrerà verificare come si evolverà la situazione: se diventerà un culto “parallelo”, fuori dalla comunità cattolica, o se il fermento attorno alle presunte apparizioni andrà, definitivamente, a scemare.


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