Trump a tutto campo sull’Air Force One: Epstein, il nucleare, i caccia all’Arabia Saudita
Nel viaggio verso la Florida anche la volontà di un triangolare con Russia e Cina per denuclearizzare
Donald Trump ha parlato a tutto campo con i giornalisti a bordo dell’Air Force One: caso Epstein, il nucleare, questioni interne e internazionali.
Trump a tutto campo sull’Air Force One
L’approccio diretto e senza filtri, durante il viaggio dalla Joint Base Andrews a Palm Beach. Il presidente americano ha risposto a domande su vari temi molto controversi e di attualità.
Un tono dell’intervista aggressivo e agile, con Trump che ha mantenuto il controllo del discorso e ha lasciato poco spazio alle domande troppo insistenti o scomode, tipico del suo stile comunicativo diretto. Modalità che rende il dialogo acceso e ricco di battute più che di chiarimenti dettagliati. Una comunicazione che rafforza la sua figura populista e carismatica agli occhi dei sostenitori interni che gli restano, nonostante le polemiche e le critiche montanti.
Il caso Epstein
Donald Trump ha affermato di non sapere nulla delle e-mail di Jeffrey Epstein rivelate questa settimana, in un momento in cui i suoi legami con il molestatore sessuale sono oggetto di nuove domande. “Non ne so nulla. Altrimenti, l’avrei detto molto tempo fa”, ha detto il presidente degli Stati Uniti.
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I caccia all’Arabia Saudita
Ha poi dirottato sui caccia F-35, dichiarando di stare valutando la possibilità di accettare la vendita di caccia F-35 all’Arabia Saudita. Ha detto “Vogliono comprarne molti. Ci sto pensando”. Inoltre, ha ribadito la speranza che l’Arabia Saudita aderisca agli Accordi di Abramo e normalizzi le relazioni con Israele.
Il nucleare
Poi ha avanzato l’idea di voler organizzare un incontro tra Russia, Stati Uniti e Cina per discutere della riduzione degli arsenali nucleari. “Quello che vorrei fare è denuclearizzare, anzitutto organizzando un incontro con le tre maggiori potenze nucleari per ridurre le armi nucleari. Noi siamo i numeri uno, la Russia il numero due, la Cina il numero tre”, ha detto ai giornalisti.
Gli Stati Uniti hanno “più armi nucleari di qualsiasi altro Paese”, ha aggiunto. “La Russia è seconda, e la Cina è terza, ma entro quattro o cinque anni saranno al nostro livello”, ha sottolineato.
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