Trump alla convention repubblicana dopo l’attentato
Donald Trump, dopo due giorni essere scampato all’attentato, è oggi in Wisconsin dove parteciperà alla convention del partito Repubblicano che lo nominerà ufficialmente come candidato alle elezioni presidenziali di novembre. La corsa del Tycoon, quindi, non solo non si ferma, ma neanche rallenta, nonostante il tentato omicidio a cui è sopravvissuto. Una reazione immaginabile dopo quel “Fight, fight” urlato dal palco in Pennsylvania ai suoi supporter negli istanti immediatamente successivi allo sparo del proiettile partito dal fucile di Thomas Crooks che gli sfiorato l’orecchio. Atterrato a Milwaukee per la convention, Donald Trump ha alzato nuovamente il pugno, proprio come fatto immediatamente dopo l’attentato confermando la sua natura di vero combattente. “Ho deciso che non posso permettere che un ‘tiratore’ o un potenziale assassino mi costringano a cambiare i miei programmi o qualsiasi altra cosa”, ha scritto in un messaggio su ‘Truth Social’.
Nel frattempo le indagini dell’Fbi proseguono e l’agenzia conferma che Thomas Matthew Crooks ha agito da solo, ma non è ancora chiaro il movente che che l’ha spinto a tentare di uccidere Trump. Parlando a una nazione sconcertata per l’accaduto, il presidente Joe Biden dallo Studio Ovale, il luogo che tradizionalmente ospita i discorsi più importanti dei presidenti americani, ha invece rivolto un appello ad abbassare i toni. ”Non essere d’accordo è inevitabile nella democrazia americana”, ha affermato Biden, ma la politica non dovrebbe mai trasformarsi in un ”campo di sterminio”. “Noi sosteniamo un’America non fatta di estremismo e rabbia, ma di decenza e grazia”, ha affermato. “In America, risolviamo le nostre divergenze alle urne, non con i proiettili”, ha aggiunto. “Il potere di cambiare l’America dovrebbe sempre essere nelle mani del popolo, non in quelle di aspiranti assassini”, ha affermato.
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