Esteri

Trump e Putin: “Vertice molto produttivo”

Passi significativi, ma non ancora decisivi in Alaska

di Ernesto Ferrante -


“È stato un vertice molto produttivo, ci siamo quasi”. Vladimir Putin e Donald Trump hanno parlato alla stampa dopo l’incontro di Anchorage. Il presidente russo e il presidente americano hanno rilasciato una dichiarazione a testa, si sono salutati e sono andati via.

Nessuna domanda dai cronisti presenti, nessun ulteriore dettaglio né confronto tra le delegazioni allargate sui risultati raggiunti nell’incontro durato circa 3 ore.

Il capo del Cremlino ha deposto dei fiori sulla tomba dei piloti sovietici morti in Alaska durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi, alle 2 della notte italiana (le 16 di Anchorage) è salito sull’aereo per fare ritorno a Mosca. Contemporaneamente, l’Air Force One è decollato per riportare il tycoon a Washington. Putin ha parlato per 8 minuti e 30 secondi, Trump è stato ancora più rapido, con 3 minuti e 24 secondi.

Cosa ha detto Putin

Per Putin L’accordo di oggi è un punto iniziale anche per risolvere la questione dell’Ucraina ma “ora possiamo tornare ad avere rapporti pragmatici tra la Russia e gli Stati Uniti”.

“Vorrei ringraziare il presidente Trump per il nostro lavoro congiunto e per il tono amichevole e fiducioso della nostra conversazione. È importante che entrambe le parti siano orientate ai risultati e vediamo che il nostro Presidente ha le idee molto chiare su ciò che vuole ottenere. Ha sinceramente a cuore la prosperità del suo Paese”, ha aggiunto Putin. Tuttavia, ha osservato ancora, Trump “comprende che la Russia ha i propri interessi nazionali e spero che gli accordi raggiunti oggi siano il punto di partenza non solo per risolvere la questione ucraina, ma anche per un ritorno a relazioni pragmatiche e costruttive tra Russia e Stati Uniti”.

“Nel 2022 – ha detto Putin – avevo tentato di convincere l’ex presidente americano (Joe Biden) che la situazione sarebbe stata risolvibile. Gli avevo detto: ‘non dobbiamo arrivare al punto di non ritorno’ perché sarebbe stato un errore. Ero stato molto chiaro. Oggi Trump mi ha detto se fossi stato presidente non ci sarebbe stata la guerra. E io ci credo a questo e lo confermo in questo momento”. Con Trump, “abbiamo creato un nuovo contatto basato sulla fiducia reciproca e la collaborazione. Continuando in questo percorso sono convinto che possiamo arrivare alla fine del conflitto in Ucraina”.

“Sono d’accordo con il presidente degli Stati Unit sul fatto che la sicurezza dell’Ucraina deve essere garantita e, naturalmente, siamo pronti a lavorare su questo. Vorrei sperare che l’accordo che abbiamo raggiunto insieme ci aiuti ad avvicinarci a questo obiettivo e spianerà la strada verso la pace in Ucraina”, ha affermato il presidente russo. “La situazione in Ucraina – ha proseguito – è legata a minacce fondamentali alla nostra sicurezza. Inoltre, abbiamo sempre considerato la nazione ucraina, l’ho detto più volte, una nazione fraterna. Per quanto strano possa sembrare, in queste condizioni abbiamo le stesse radici e tutto ciò che sta accadendo è una tragedia per noi ed è una ferita profonda per noi”.

“Spero che l’accordo che abbiamo raggiunto insieme ci aiuti ad avvicinarci a questo obiettivo e ad aprire la strada alla pace in Ucraina. Ci auguriamo che Kiev e le capitali europee lo affrontino in modo costruttivo e non cerchino di ostacolare il processo. Non cercheranno di usare accordi segreti per mettere in atto provocazioni e sabotare i progressi nascenti”, ha concluso.

Le parole di Trump

Il presidente americano ha definito molto produttivo il vertice, ringraziando il suo omologo russo per la sua “profonda” dichiarazione di apertura: “Ci sono stati molti, molti punti su cui siamo d’accordo”. precisando che alcuni sono più rilevanti di altri e che ce n’è uno probabilmente il più significativo, ma abbiamo buone possibilità di arrivarci. Trump ha ribadito che non c’è accordo finché non c’è un accordo.

Il presidente statunitense ha annunciato che contatterà la Nato e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per informarli dell’esito del summit. Inizierò a fare qualche telefonata e racconterò cosa è successo, sottolineando che molti punti sono stati concordati e ne restano pochissimi, alcuni non particolarmente significativi.

L’invito a sorpresa a Mosca

In chiusura Putin ha invitato in inglese Trump a tenere un prossimo round negoziale a Mosca. Il presidente americano ha risposto: Questa è interessante. Mi prenderei un po’ di critiche. Ma potrebbe anche succedere”.


Torna alle notizie in home