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Trump sotto pressione per la pubblicazione dei nuovi file di Epstein: foto, sms e tensioni politiche

di Redazione -


Washington vive ore di forte tensione alla vigilia della pubblicazione dei nuovi file di Epstein. La circostanza è dovuta alla legge approvata a larghissima maggioranza dal Congresso. Norma firmata da Donald Trump per evitare uno scontro frontale con la sua base elettorale. La divulgazione dei documenti è fissata per oggi, allo scadere dei 30 giorni dalla promulgazione del provvedimento. Il clima politico è incandescente. Il Dipartimento della Giustizia dovrà rendere pubblici i materiali in suo possesso in un formato consultabile e scaricabile dal pubblico. Sono tuttavia previste eccezioni. Alcune parti dei nuovi file su Epstein potrebbero essere oscurate o ritardate se ritenute sensibili. Questo perché potrebbero identificare vittime, coinvolgere minori, compromettere la sicurezza nazionale o interferire con indagini ancora in corso.

Rese pubbliche nuove immagini

Tra queste rientra anche l’inchiesta aperta dall’Attorney General Pam Bondi, su richiesta dello stesso Trump, per verificare eventuali rapporti tra Jeffrey Epstein, Bill Clinton e altri esponenti del Partito democratico. Un’indagine che contribuisce a spiegare il massimo riserbo mantenuto finora dal Dipartimento della Giustizia sull’iter di pubblicazione dei documenti. A poche ore dalla scadenza, però, i Democratici della Commissione di Vigilanza della Camera hanno deciso di alzare il livello dello scontro. Sono state diffuse cinque nuove fotografie provenienti dalla proprietà di Epstein. Le immagini sono state rese pubbliche senza ulteriore contesto e con alcune parti oscurate, come precisato dagli stessi membri della commissione. Tra il materiale figurano un passaporto ucraino con indicazione di sesso femminile, una foto del filosofo Noam Chomsky a bordo di un aereo con Epstein e uno scatto che ritrae Bill Gates accanto a una donna il cui volto è stato coperto.

Le foto dello scandalo

Particolarmente delicato anche uno screenshot di una conversazione via sms, in cui si discute dell’invio di ragazze, con riferimenti espliciti a età, compensi e provenienza geografica. Molti dettagli sono censurati, ma la dicitura “18 anni” resta chiaramente visibile. Un’ulteriore fotografia mostra il piede di una donna con una citazione tratta da Lolita di Vladimir Nabokov. Il romanzo che racconta l’ossessione sessuale di un adulto per una minorenne. Non è stato chiarito quando, dove e da chi le immagini siano state scattate. I Democratici hanno sottolineato che non c’è alcun contesto sulle oltre 95.000 immagini trasmesse alla commissione e che la pubblicazione è avvenuta nello stato in cui il materiale è stato ricevuto. Nei giorni scorsi erano già emersi altri contenuti che avevano messo in difficoltà Trump, tra cui immagini di preservativi e una zucca con il suo volto, ribattezzata “Trumpkin”.

I nuovi file di Epstein incendiano lo scontro politico

In questo quadro si inseriscono anche le annunciate dimissioni del vice direttore dell’Fbi, Don Bongino. Secondo alcuni osservatori sarebbero legate alle divisioni interne sulla gestione del dossier. In una recente intervista a Vanity Fair, la Chief of Staff della Casa Bianca Susan Wiles ha ammesso che il caso Epstein è stato gestito male, riconoscendo che Trump ed Epstein erano amici in passato. Ha però escluso che dai nuovi file relativi a Epstein emergano prove di comportamenti illegali riconducibili al presidente. Intanto, tra i repubblicani circola un memo. Il documento contiene una serie di indicazioni comunicative per contrastare quella che viene definita una “falsa narrativa” dei Democratici. Ma con la pubblicazione imminente dei nuovi file del caso Epstein, lo scontro politico è destinato ad aggravarsi ulteriormente.


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