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Ucciso in Camerun un frate infermiere: nel Paese una guerra separatista con migliaia di morti

di Angelo Vitale -


Ucciso in Camerun un frate infermiere dei Figli dell’Immacolata Concezione. Fratel Cyprian Ngeh – questo il nome del religioso ucciso – è stato pugnalato a morte ieri sera el quartiere di Ndamukong, a Bamenda, la più grande città di lingua inglese teatro da tempo di gravi episodi di criminalità. Ngeh aveva servito come infermiere e direttore presso il Centro medico cattolico dell’Immacolata Concezione di Njmafor ed è stato aggredito mentre tornava nella struttura ospedaliera, dopo aver accompagnato a casa un membro della sua équipe sanitaria.

Bamenda è il capoluogo della regione del nord-ovest del Camerun, una delle due regioni anglofone del Paese, dal 2016 luogo principale di una guerra separatista.

L’ospedale dove lavorava fratel Cyprian “è specializzato in attività materno-infantili, è stato concepito per garantire alla popolazione, in particolare a partorienti, madri e neonati, un servizio di qualità e un accompagnamento non solo medico, ma anche umano e spirituale a quanti vivono in una situazione di sofferenza” come indicato dal sito web della associazione Dokita impegnata nelle iniziative umanitarie dei missionari della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione in tutto il mondo.

Dal 2016, nel nord-ovest e nel sud-ovest del Camerun, regioni anglofone del paese, è in atto una rivolta contro il governo divenuta poi dopo circa dodici mesi un vero e proprio conflitto tra gruppi armati separatisti e l’esercito, che Nigrizia contava nel 2022 in “oltre 6mila morti civili e oltre 700mila sfollati”.

Un conflitto che ha generato anche “decine di rapimenti di persone, liberate solo dietro pagamento di un riscatto. Tra loro, il 19 settembre 2022, anche cinque sacerdoti, una suora e tre laici, prelevati nell’assalto ad una chiesa nel villaggio di Nchang”. 

Una guerra scaturita “dalla iniziale repressione delle rivendicazioni di insegnanti e avvocati di lingua inglese e da attivisti che aspirano alla separazione dal governo, dominato da sempre dalla maggioranza francofona”. In essa “coinvolti non solo i separatisti anglofoni ma anche militari e funzionari governativi”, con “soldati che arrestano persone per poi rilasciarle dietro pagamento di tangenti, mentre per i separatisti i sequestri sono fonte di raccolta di fondi per proseguire la propria lotta”.


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