Esteri

Ucraina nella Nato: il pressing da Kiev, la Germania prende tempo

di Angelo Vitale -


La Germania insiste per ritardare l’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Una fonte dell’Alleanza atlantica ha riferito che al vertice annuale della Nato, previsto questa settimana a Vilnius, in Lituania, Berlino cercherà di sollecitare gli altri alleati a concentrarsi sulle garanzie di sicurezza piuttosto che sulle proposte di ingresso, per far sì che l’Ucraina si difenda in assenza di adesione, ritardando quindi l’ingresso del Paese nell’organizzazione. “Berlino è distante dalla prospettiva di offrire un’adesione immediata”, ha detto la fonte al quotidiano britannico ‘The Telegraph’, aggiungendo che “vuole un processo e tempo per sviluppare garanzie per ritardare sostanzialmente l’adesione”.

La Germania in sostanza, secondo la fonte Nato, non vuole che si ricorra all’articolo 5 del trattato Nord Atlantico in base al quale qualsiasi stato membro della Nato attaccato da un aggressore esterno ha il diritto di richiedere l’intervento militare degli altri alleati. Un parere simile è quello del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha detto di voler evitare una situazione in cui “siamo tutti in guerra, in guerra con la Russia”. L’inquilino della Casa Bianca ha inoltre aggiunto che l’Ucraina “non è pronta” per essere membro della Nato e che “ci vorrebbe un po’ di tempo”.

Intanto, l’Ucraina continua ad esercitare pressioni, alla vigilia del vertice Nato previsto martedì e mercoledì a Vilnius in Lituania, per un impegno inequivocabile alla sua ammissione nell’organizzazione. “Al vertice di Vilnius, ci aspettiamo un invito e una direzione chiari e inequivocabili per aderire alla Nato”, ha detto all’agenzia di stampa tedesca Dpa l’ambasciatore dell’Ucraina in Germania, Oleksii Makeiev. Anche se l’adesione non avverrà dall’oggi al domani, ha detto, si aspetta che la Nato non permetta più ambiguità.

Makeiev ha avvertito che gli errori commessi al vertice Nato di Bucarest nel 2008 non dovrebbero ripetersi. A quel tempo, la Germania in particolare, sotto l’allora cancelliere Angela Merkel, si oppose alla rapida ammissione dell’Ucraina all’alleanza. “Se l’Ucraina fosse già stata membro della Nato nel 2014, l’annessione della Crimea, la guerra nel Donbass e ora la guerra di aggressione russa su larga scala non avrebbero certamente avuto luogo”, ha affermato l’ambasciatore.

 


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