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Crolla la Torre dei Conti a Roma: l’operaio sotto le macerie è vivo, si scava con le mani

Dopo i soccorsi iniziali, un secondo crollo. Il prefetto: Operazione complessa

di Giorgio Brescia -

Il parziale e iniziale crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali nel centro di Roma, in cui è rimasto ferito un operaio che era al lavoro sulle impalcature,


Crollo di una parte della Torre dei Conti a Roma, mentre erano in corso lavori di ristrutturazione. Il crollo si è verificato attorno alle 11.20 in Largo Corrado Ricci, nell’area dei Fori Imperiali.

Il crollo della Torre dei Conti

Inizialmente, quattro operai sono rimasti bloccati sotto le macerie. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente per salvarli. Di questi, uno ha riportato ferite gravi e si trova nel codice rosso all’ospedale San Giovanni.

Mentre gli uomini dei soccorsi operavano per ottenere un altro operaio rimasto bloccato al primo piano della torre, si è verificato un secondo cedimento strutturale della torre stessa, aggravando la situazione.

Il nuovo crollo ha sorpreso gli operai al lavoro nel cantiere. Immediatamente, una nube ha ricoperto l’intera area e le persone in strada sono state fatte allontanare.

Un operaio intrappolato sotto le macerie

L’operaio ancora intrappolato si trova vicino a una piccola finestra sul lato sinistro e risponde ai soccorritori, mostrando segni di collaborazione. Si chiama Ottavio, i vigili del fuoco stanno cercando di estrarlo dalle macerie. In azione gli specialisti del nucleo Saf speleo-alpino-fluviale dei vigili del fuoco: si scava con le mani.

Questa mattina erano 9 le persone che stavano lavorando dentro la torre al momento del crollo.

Sul posto sono presenti vigili del fuoco, polizia locale, carabinieri e 118, che hanno chiuso l’area al traffico per agevolare le operazioni di emergenza. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è recato immediatamente sul luogo del crollo.

La storia della Torre

La Torre dei Conti, costruita nel 1203 come torre medievale fortificata, si trova da tempo in stato di degrado.

È situata in largo Corrado Ricci, presso via dei Fori Imperiali, nel rione Monti, sull’area di un antico tempio dedicato alla dea Tellus.

Un primo nucleo fortificato fu eretto nell’858 da Pietro dei Conti di Anagni sopra una delle esedre del portico del tempio della Pace, e rivestito con travertino asportato dai vicini fori: oggi questo rivestimento non è più visibile perché a sua volta asportato per la costruzione di Porta Pia nel XVI secolo. Nelle sue Vite, Vasari attribuisce il «disegno» dell’edificio allo scultore e architetto Marchionne Aretino (il quale completò anche la “fabrica” di Santa Maria della Pieve ad Arezzo, citato da Vasari nella vita di Arnolfo di Cambio.

I lavori di restauro, finanziati dal Pnrr e iniziati nel 2022, miravano a ripristinare la torre alla città come sede museale e spazio culturale.

Le cause del doppio crollo al momento sono in fase di approfondimento da parte delle autorità competenti, che proseguono le verifiche per escludere la presenza di altre persone coinvolte.

Le indagini

La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sul crollo della Torre dei Conti. Nel fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Antonino Di Maio con il pm di turno Mario Dovinola, si procede al momento per l’ipotesi di lesioni colpose.

Sul posto, dove sono stati soccorsi alcuni operai, in corso il sopralluogo della polizia giudiziaria della sezione specializzata in materia di infortuni sul lavoro. Nell’edificio erano in corso lavori di ristrutturazione. I pm capitolini disporranno una consulenza per accertare la causa del crollo.

Il commento di Mosca

“Finché il governo italiano sperpererà i soldi dei contribuenti, l’Italia crollerà, dall’economia alle torri”. Così sul proprio canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando il cedimento che ha interessato la Torre dei Conti ai Fori Imperiali.

“A titolo di promemoria, a maggio di quest’anno il ministero degli Esteri italiano ha riferito che ’il sostegno italiano all’Ucraina, inclusi gli aiuti militari e i contributi versati attraverso i meccanismi dell’Ue, ammonta a circa 2,5 miliardi di euro, di cui circa un miliardo di euro destinato ai rifugiati, 310 milioni di euro a sostegno del bilancio dello Stato e 93 milioni di euro per attività umanitari”, ha aggiunto la Zakharova nel suo post.

(in aggiornamento…)


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