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“Ursula è pazza, l’Europa una minaccia, le donne il male, Tajani sbaglia”: con Salvini la carica sovranista

di Angelo Vitale -


La carica sovranista contro l’Europa. Solo parole che presto verranno dimenticate o un preciso segnale a sei mesi dalle Europee? Che maggioranza di centrodestra sarà, quella in Italia, dopo il forum dei sovranisti di Firenze? Il leader leghista Matteo Salvini, che è vicepremier dell’esecutivo oltre che ministro delle Infrastrutture, ha guardato al commissario europeo agli Affari economici ma parlava alla premier, in quel momento in viaggio tra Dubai e Belgrado, quando diceva “Ho letto l’intervista di Gentiloni, mi pare che si stia preparando il nuovo inciucio tra popolari e socialisti. Chi vota Lega non appoggerà mai una Europa con i socialisti al governo, lo abbiamo visto tutti quello che hanno combinato”.

In una Firenze che il sindaco Dario Nardella ha provato a mettergli contro Salvini ha incassato il mezzo flop del summit – la francese Marine Le Pen e l’olandese Geert Wilders hanno preferito inviargli video piuttosto che intervenire fisicamente – e ha tirato dritto animando una tribuna che già di suo aveva come protagonisti altri leader sovranisti europei. E ha parlato anche all’altro pezzo del centrodestra italiano: “Tajani dice mai con Le Pen e Afd? Tajani sbaglia. Io tra Le Pen e Macron preferisco Le Pen e Bardella”.

Contro l’Europa attuale ha cominciato a tuonare il bulgaro Kostadin Kostadinov: “Oggi la Ue è una minaccia per l’Europa, il problema maggiore è la crisi demografica, non esiste Stato europeo che non sia toccato. I migranti mettono a repentaglio il futuro dell’Europa, le élite dominanti ci fanno rimpiazzare con i migranti, con gli stranieri. Noi -ha concluso- vogliamo essere padroni e non ospiti nei nostri Paesi”.

Ha proseguito il romeno George Simion: “Noi lottiamo per patria, famiglia e Dio, e per la libertà. La sinistra vuole cancellare la famiglia naturale, noi siamo per il diritto naturale. Dante ha regalato la Commedia, tante lezioni ancora attuali. L’inferno lo vediamo in Europa, abbiamo i migranti irregolari, perso le fabbriche, perso l’identità nazionale e il declino del cristianesimo. E ci impediscono di usare padre, madre e Natale. Von der Leyen e Timmermans sono pazzi, malati”,

Il polacco Roma Fritz se l’è presa invece con le donne: “Le nostre radici si basano sui principi della civiltà latina, laudato Gesù Cristo. Ci sono tre i pilastri, la verità, il diritto romano e i valori cristiani. Noi abbiamo donne che possono presentarsi come uomo, il gender, ma noi chiamiamo il male come male. La religione cristiana è sostituita dall’ambientalismo”.

“Siamo riusciti a risalire la corrente, per troppo tempo la Ue ha consentito l’invasione di stranieri che non appartengono all’Europa, permettendo alle gang di controllare le nostre strade, e a insegnanti di sinistra di indottrinare i nostri ragazzi- ha affermato Majbritt Birkholm, del partito popolare danese – . Dobbiamo sostituire i burocrati di Bruxelles, dobbiamo riprendere in mano il controllo”.

L’estone Martin Helme del partito Ekre ha richiamato gli scandali che hanno colpito Bruxelles: “Avevamo detto no all’immigrazione di massa, avevamo ragione, è stato distrutto l’assetto pacifico dei nostri Paesi. “Green deal? Vuol dire solo fare soldi, anche qui avevamo ragione. La sinistra si è dimostrata fallimentare, noi siamo i normali, i sovranisti, quelli che appartengono alla destra. Siamo i soli ad aver riconosciuto i problemi e a avere le soluzioni, la sinistra ruberà per restare al potere”.

Bordate per la von der Leyen anche dal tedesco Tino Chrupalla, co-leader della Afd, pure lui a partecipare dal palco alla carica sovranista: “E’ la persona più pericolosa dell’Europa”, poi chiedendo “scusa per aver detto questo”.

Un fuoco di fila ininterrotto, la carica sovranista. “Qui non c’è un cantiere nero – ha detto Salvini: con lui nel capoluogo toscano il presidente della Camera Lorenzo Fontana, ma anche il ministro per l’Economia Giancarlo Giorgetti e i governatori leghisti, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, a capo di Veneto e Friuli Venezia Giulia -. La decrescita felice di Bruxelles non la voglio, ne abbiamo subito abbastanza. La mia alleanza è alternativa e me la tengo. Noi di Id siamo la quarta forza in Ue, contiamo di essere la terza, dopo popolari e socialisti”.


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