L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Economia

Il mondo a tutto gas, i dati World Energy Review di Eni

E Terna annuncia l'avvio dell'iter autorizzativo per il Central Link tra Umbria e Toscana

di Giovanni Vasso -


Avanti a tutto gas, il mondo, sempre più affamato di energia, ha bisogno di materie prime e la domanda di gas cresce, senza conoscere crisi: ecco i dati del report World Energy Review di Eni riferiscono che se è vero che le rinnovabili accrescono il loro peso all’interno, tuttavia sono le fonti tradizionali a menare le danze e a recitare la parte del leone nel mix energetico. Eccola, dunque, la parola chiave: mix energetico. Se è vero che il globo ha sempre più fame di energia, è giusto cercarla e produrla sfruttando tutte le opzioni sul tavolo. Senza farsi fermare da questioni ideologiche o, comunque, lontane dalla pratica e dalla realtà.

Nel Wer Eni sono stati fotografati i trend più significativi riguardanti l’energia per quanto riguarda il 2024. C’è, per esempio, il prezzo medio del petrolio che, un anno fa, si aggirava attorno agli 80 dollari al barile. Sembra passata una vita. Oggi il costo del greggio è caracollato intorno ai 66 dollari e, come riferiscono gli analisti, i prezzi della benzina alla pompa (sotto gli 1,7 euro al litro) hanno raggiunto i minimi dal mese di marzo del 2022. Si è registrato un aumento della domanda (stimato in circa 0,8 milioni di barili al giorno) trainato però dalla richiesta delle economie non Ocse, a cominciare da Cina e India. Quindi, il World Energy Review Eni passa ad analizzare gli scenari del gas. Che ha fatto registrare l’interessante combinazione per cui il prezzo è calato (nella misura del 14% rispetto al 2023) ma la domanda è cresciuta (per il 3%). Contestualmente è salita pure la produzione che, su scala globale, è aumentata dell’1 per cento. Sugli scudi, i siti produttivi del Medio Oriente e della Russia. Non per caso. Già, perché la Cina ha visto incrementare, e di molto, la sua domanda di gas. Ed è anche sulla scorta delle necessità del sistema produttivo cinese se Mosca e Pechino si sono impegnate nei progetti del gasdotto Power of Siberia 2. Importante, poi, è stato il balzo in avanti del gnl: le capacità di liquefazione sono salite, a livello planetario, dell’1,4% mentre quelle di rigassificazione sono aumentate addirittura del 4%. A sorpresa, ma forse nemmeno troppo, c’è l’Indonesia in vetta ai Paesi che hanno fatto meglio in materia di liquefazione mentre Europa e Cina hanno progredito sulla rigassificazione. C’è poco da sorprendersi: Giacarta è diventato uno dei Paesi produttori più rampanti, Ue e Pechino sono i terminali di sbocco delle esportazioni, rispettivamente, da America e Russia.

È interessante, inoltre, il capitolo sulle rinnovabili. Anche il report World Energy Review di Eni premia la crescita continua di eolico e solare che, adesso, possono vantare una capacità installata che sfiora i 3mila GW a livello globale. Il peso delle rinnovabili nel mix energetico progredisce (15%) ma non è ancora tanto forte da impensierire quello generato dalle fonti tradizionali (60%). Infine il capitolo emissioni: nelle economie avanzate retrocedono, in quelle non Ocse aumentano: +0,8% su scala mondiale.

La giornata “energetica”, infine, ha registrato anche un’altra notizia non trascurabile. Si tratta dell’avvio formale delle procedure di autorizzazione al progetto Terna del Central Link. Si tratta di un’infrastruttura energetica, dal valore di circa 280 milioni di euro, che andrà a ricostruire l’attuale dorsale elettrica a 220 kV tra l’Umbria e la Toscana. L’obiettivo, inoltre, sarà quello di rafforzare la tenuta della rete locale favorendo l’integrazione dell’energia prodotta tramite rinnovabili. Il Central Link, inserito nel Piano di Sviluppo 2025-2034, è stato pianificato in linea con gli scenari che prevedono, entro il 2030, un significativo aumento della produzione dell’energia eolica e fotovoltaica. Tale crescita, fanno sapere da Terna, “rende necessario potenziare le infrastrutture tra le zone di mercato Centro-Nord e Centro-Sud, in particolare tra la Toscana e l’Umbria, adeguando il sistema elettrico con soluzioni tecnologicamente avanzate”. Gli asset di rete esistenti, infatti, dovranno essere resi ancora più performanti per assicurare una gestione efficiente e sicura dei flussi di energia. Da Terna, inoltre, hanno sottolineato con orgoglio che questo progetto sarà caratterizzato dall’utilizzo dei sostegni 5 Fasi, brevettati proprio dalla società italiana, che garantisce maggiore capacità di trasporto di energia e, al contempo, una migliore ridurre dei campi elettrici e magnetici.


Torna alle notizie in home