Il finocchio – Memorie Aromatiche
FINOCCHIO
ORIGINE
Il finocchio (Foeniculum vulgare), appartenente alla famiglia delle Apiaceae, è originario dell’area mediterranea e cresce spontaneamente in terreni aridi e soleggiati. Fin dall’antichità ha avuto un ruolo centrale nella medicina popolare, nella cucina tradizionale e persino nelle arti divinatorie.
- Per gli Egizi era sacro per le sue proprietà digestive e purificanti.
- I Greci lo chiamavano marathron, da cui il nome della pianura di Maratona: lo consideravano simbolo di forza e longevità.
- I Romani ne usavano semi e fusto per favorire la digestione, profumare l’alito e come stimolante mentale per i gladiatori.
- Nel Medioevo si appendeva alle porte il giorno di San Giovanni per tenere lontani spiriti maligni e streghe.
- In Italia ha dato origine all’espressione “infinocchiare”, perché i suoi semi venivano offerti prima del vino scadente per coprirne il gusto, ingannando il palato.
ETIMOLOGIA DEL NOME
Il nome latino Foeniculum significa “piccolo fieno”, per via dell’odore dolce e penetrante delle sue foglie filiformi.
- Dal latino deriva anche la parola italiana finocchio, già usata in epoca medievale.
- Vulgare indica la sua ampia diffusione spontanea nelle campagne.
EFFETTI BENEFICI SULLA SALUTE
Il finocchio è ricco di oli essenziali (anetolo, fenchone, limonene), vitamine (C, A, B9), sali minerali (potassio, calcio, ferro) e fibre, che lo rendono una delle piante più usate nella medicina naturale per il benessere digestivo e ormonale.
Proprietà principali:
- Digestivo e carminativo
Riduce gonfiore, crampi, aerofagia, dispepsie e favorisce la motilità intestinale. - Antifermentativo e disintossicante
Utile contro fermentazioni intestinali, alitosi e stanchezza post-prandiale. - Galattogogo (stimola la produzione di latte)
Raccomandato nelle tisane per le neomamme. - Antispasmodico
Calma i dolori addominali, anche nei neonati (coliche gassose). - Regolatore ormonale naturale
L’anetolo ha un’azione simile agli estrogeni, utile per sindromi premestruali e menopausa.
Usi consigliati:
- Infuso di semi: ottimo dopo i pasti, anche per bambini.
- Decotto: utile per alitosi, coliche, regolazione intestinale.
- Tisana per allattamento: mescolato ad anice e cumino.
- Olio essenziale (uso esterno): da usare diluito in caso di gonfiori o massaggi rilassanti sull’addome.
CONTROINDICAZIONI
- L’olio essenziale puro è molto concentrato e può causare effetti neurotossici se mal dosato.
- Non assumere in grandi quantità durante la gravidanza (stimola l’utero).
- Chi soffre di epilessia o disturbi ormonali sensibili agli estrogeni deve evitarne l’uso concentrato.
- Evitare il contatto diretto dell’olio essenziale con occhi e mucose.
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