Editoriale

I cattivi vogliono la pace, i buoni vogliono la guerra

di Adolfo Spezzaferro -


Sì, è vero: Russia e Cina non hanno mosso un dito in favore dell’Iran. Sì, è vero: Donald Trump sta dando dei penultimatum a Teheran ma non ha ancora deciso se entrare direttamente nel conflitto al fianco di Israele. Tuttavia la dichiarazione congiunta del leader russo Putin e del leader cinese Xi parla chiaro: de-escalation e no all’entrata in guerra degli Stati Uniti.

Presa di posizione (solo a parole, è vero) che arriva però in un momento ben preciso: quando da un lato il mondo vorrebbe capire se è vero o no che l’Iran abbia l’atomica (secondo l’intelligence Usa e l’Aiea no), e dall’altro il capo del Cremlino apre a Zelensky e alla pace con l’Ucraina. Insomma, agli occhi della comunità internazionale ci sono da una parte i cattivi secondo l’Occidente, ossia Cina e Russia, che chiedono la pace tra Iran e Israele, dall’altra i buoni secondo l’Occidente, ossia Stati Uniti e Stato ebraico, che vogliono fare la guerra. Con l’aggravante, per Trump, che in campagna elettorale aveva promesso che avrebbe riportato la pace nel mondo. The Donald forse avrà più di un dubbio sul da farsi.


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