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Ucraina, Putin spiazza Trump: Zelensky fuori dal vertice

In queste ore la scadenza del suo più recente ultimatum alla Russia

di Giorgio Brescia -


Un vertice a tre tra Donald Trump, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky è stato annunciato dal presidente americano come possibile e imminente per porre fine al conflitto in Ucraina, con l’ipotesi di svolgimento già nei prossimi giorni.

Vladimir Putin non è contrario a un vertice a tre con Donald Trump e Volodymyr Zelensky, ma ritiene che al momento non ci siano le condizioni necessarie per organizzarlo. Putin ha dichiarato che un incontro con Zelensky è possibile, ma bisogna creare determinate condizioni che, al momento, sono ancora lontane da realizzarsi.

Mosca ha concordato un incontro bilaterale con Trump, che dovrebbe tenersi nei prossimi giorni, con gli Emirati Arabi Uniti proposti come luogo adatto per il vertice tra Putin e Trump.

Guerra in Ucraina, Trump annuncia un vertice

L’iniziativa era arrivata dopo i colloqui tra l’inviato speciale Usa, Steve Witkoff, e il presidente russo Putin, definiti “produttivi” dal Cremlino. Trump ha detto che ci sono “grandi progressi” e si lavora perché la guerra in Ucraina debba finire. Zelensky ha confermato di essere d’accordo che la guerra deve finire.

Il luogo preciso e la data del vertice non sono stati specificati. Da Trump l’ennesimo proposito, per guadagnare tempo in occasione della scadenza del suo più recente ultimatum alla Russia previsto in queste ore.

I propositi, gli annunci

Trump aveva annunciato il primo agosto 2025 che “molto presto” avrebbe potuto incontrare Putin e che successivamente ci sarebbe stato un incontro a tre con Zelensky.

Una telefonata multipla tra Trump, Putin e Zelensky era stata annunciata anche in precedenza, per esempio il 19 maggio scorso, con Trump che avrebbe chiamato prima Putin e poi Zelensky, come mossa diplomatica per tentare di fermare la guerra.

Nei mesi precedenti si sono già svolte numerose telefonate tra Trump e Putin, con discussioni su cessate il fuoco e negoziati, mentre Zelensky ha sollecitato l’Europa a rimanere parte attiva nei negoziati.

Le scadenze, le sanzioni

L’ultimatum di Donald Trump a Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina aveva una scadenza fissata a circa 10-12 giorni dal suo annuncio, che è stato fatto tra il 28 e il 29 luglio. Trump aveva ridotto il precedente termine di 50 giorni a questo lasso di tempo più breve, ribadendo che se la Russia non avesse accettato un cessate il fuoco entro quei 10-12 giorni avrebbe imposto nuove severe sanzioni, inclusi dazi sulle importazioni russe come misura punitiva.

Dalla Casa Bianca, il presidente americano ha sempre minacciato e affermato di valutare nuove misure punitive contro la Russia, oltre a quelle già in vigore.

Oltre alle sanzioni dirette, sempre citati dazi secondari contro Paesi che continuano i rapporti commerciali con Mosca, come l’aumento dei dazi dall’India a causa degli acquisti di petrolio russo. Misure indirizzate a limitare le risorse finanziarie della Russia per sostenere il conflitto.


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