Cronaca

Fermato con il taser, muore in ambulanza: l’inchiesta

La Procura intende fare chiarezza sui motivi dell'arresto cardiaco

E’ stata aperta una inchiesta sulla vicenda dell’uomo di 57 anni morto la notte del 16 agosto a Olbia, dopo essere stato fermato dai carabinieri con l’uso del taser. L’uomo, originario di Sassari, stava dando in escandescenze nel quartiere Santa Mariedda, aggredendo i passanti contro i quali aveva lanciato alcuni oggetti.

Il taser per fermare l’aggressione

Durante l’intervento, l’uomo avrebbe colpito un carabiniere al volto, che ha riportato ferite e ha dovuto essere trasportato in ospedale.

I militari, non riuscendo a calmarlo, hanno utilizzato il taser per immobilizzarlo. Successivamente, l’uomo è stato affidato al personale medico del 118 per il trasporto in ambulanza verso l’ospedale, ma durante il trasferimento ha subito un arresto cardiaco ed è deceduto nonostante i tentativi di rianimazione.

Secondo i soccorritori, era in uno stato di alterazione dovuto probabilmente al consumo di alcolici o sostanze stupefacenti.

La Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta e ha disposto l’autopsia per stabilire con precisione le cause del decesso. La Squadra anticrimine della polizia di Stato sta conducendo le indagini.

Il sindacato indipendente dei carabinieri ha espresso solidarietà ai militari intervenuti, affermando che hanno agito seguendo le procedure operative previste per i soggetti pericolosi in stato di alterazione psicofisica.

I dispositivi in Italia

Nel 2025 in Italia il taser viene utilizzato da un numero crescente di corpi di polizia, in seguito a una progressiva estensione normativa. Non esiste un dato unico ufficiale sul numero totale dei dispositivi attualmente in dotazione.

Secondo dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, nel 2022-2023 erano già stati utilizzati oltre 4.482 taser in 18 città italiane tra polizia di Stato, carabinieri e Guardia di finanza.

Nel 2025, grazie all’ultimo decreto Milleproroghe, l’uso del taser è stato esteso in via sperimentale a tutte le polizie municipali d’Italia, senza più limite al numero di abitanti del Comune.