Ambiente

Centinaia di case allagate nel veneziano

Sott’acqua anche la casa di Speranzon

di Ivano Tolettini -

MALTEMPO NELLA ZONA A NORD-OVEST DELLA LOMBARDIA VIGILI DEL FUOCO CALAMITA'


Centinaia di abitazioni finite sott’acqua tra Mestre, Marghera e il Miranese. L’alluvione è stata causata dal nubifragio che si è abbattuto tra la notte e la mattina di ieri sul veneziano e su parte del padovano, che ha trasformato strade in torrenti, interrati in laghi improvvisati, sottopassi in trappole pericolose. A Mestre Corso del Popolo, la principale arteria cittadina, è diventato un fiume; auto ferme, motori in panne, cittadini costretti a lasciare le case invase dall’acqua. Oltre 230 gli interventi dei vigili del fuoco nelle prime ore, con squadre in azione senza sosta a Mirano, Dolo, Spinea, Martellago, Venezia, e nei comuni padovani di Mestrino, Rubano, Limena, Villafranca, Piazzola sul Brenta. Allagata anche la zona industriale di Marghera e il Lido di Venezia tra Malamocco e gli Alberoni. Il sistema idraulico secondario è andato in sofferenza nel veneziano: scolmatori attivati sul Serraglio e sul Marzenego, crescita dei livelli idrometrici sul Fratta Gorzone, con superamento della prima soglia di guardia a Valli Mocenighe.
La Regione ha attivato subito la macchina dei soccorsi. “Ringrazio la protezione civile regionale, i vigili del fuoco, i volontari e i consorzi di bonifica per il lavoro continuo e coordinato che stanno svolgendo a supporto delle comunità colpite” ha dichiarato il presidente Luca Zaia, che ha dichiarato lo “stato di emergenza”. La sicurezza dei cittadini rimane la priorità assoluta. Al momento non risultano esondazioni del reticolo principale, ma le criticità riguardano soprattutto le reti fognarie urbane, messe in difficoltà dall’intensità delle piogge. Sulla stessa linea il vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia in Senato, Raffaele Speranzon, che abita a Mestre e ha visto l’acqua invadere anche la propria casa: “Comprendo fino in fondo lo sconforto di tante famiglie. È fondamentale riconoscere il valore straordinario di chi in queste ore è in campo per garantire soccorso e assistenza. Questi eventi climatici estremi stanno diventando sempre più frequenti: non bastano le parole, servono opere concrete”.
Dai Comuni colpiti arrivano le immagini di vie trasformate in canali, blackout diffusi, sottopassi interdetti, garage e cantine allagati. A Mirano l’acqua ha invaso le frazioni di Scaltenigo e Caltana, a Spinea dieci centimetri di pioggia coprivano le strade, a Santa Maria di Sala diverse vie risultavano impraticabili. Nel Padovano alberi caduti, sottopassi allagati, automobilisti soccorsi. Un’alluvione imprevista.


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