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A Castelreggio l’estate si gode tra mare pulito e falesie: la Baia che rinnova la tradizione e sfida il caro spiagge

di Nicola Santini -


Lo stabilimento Castelreggio, incastonato nella Baia di Sistiana a Duino Aurisina, è una di quelle realtà che sembrano scolpite nel tempo ma che sanno rinnovarsi senza perdere identità.
La nuova gestione con la famiglia Iovine gli ha dato nuova linfa: ordine, servizi curati e un’impronta gastronomica che lo distingue, trasformandolo in un’oasi di mare e gusto a pochi minuti da Trieste.
Qui la giornata di spiaggia ha un prezzo che non spaventa e che, anzi, suona come una provocazione al caro ombrellone che imperversa altrove: sedici euro per un set completo di ombrellone, sdraio e lettino per chi non è residente, dodici euro per chi vive in zona. Non briciole, ma cifre oneste che rendono accessibile un tratto di costa che altrove sarebbe blindato.
Castelreggio oggi si presenta come un luogo che accoglie chi cerca mare pulito, spazi ordinati e un’offerta gastronomica che sorprende.
Il bar e il self-service servono piatti semplici e concreti, dai fritti di pesce alle insalatone, ma il vero colpo di scena è la pizza napoletana. Preparata come vuole la tradizione, con impasto leggero e bordo fragrante, rappresenta l’elemento gourmet che nessuno si aspetterebbe in riva al mare. Ediciamocelo: addentare una margherita alla maniera di Napoli guardando l’Adriatico nella sua espressione più trasparente è un’esperienza che vale quanto un bagno al tramonto (si: qui soltanto pur essendo a est, il tramonto si butta in mare), e racconta meglio di mille slogan la filosofia di uno stabilimento che mette al centro la sostanza.
La baia fa il resto: ciottoli bianchi, acqua pulita, il verde del Carso alle spalle. Non serve nient’altro, e infatti qui non si rincorre la spettacolarizzazione.
L’atmosfera è naturale, spontanea: famiglie con bambini, coppie, gruppi di amici che alternano un tuffo a una pausa al tavolo, un’ora al sole a una birra fresca sotto l’ombrellone.
Non c’è la rincorsa al superfluo, non c’è l’ansia da status symbol.
Castelreggio funziona proprio perché ha scelto un profilo chiaro: servizi puliti e funzionanti, cibo vero, prezzi trasparenti.
La differenza la cogli nei dettagli: spogliatoi in ordine, docce che non sembrano ruderi, personale presente senza essere invadente. La nuova gestione ha saputo restituire dignità e fluidità a uno stabilimento storico, evitando gli eccessi da resort di lusso che troppo spesso nascondono mediocrità dietro a nomi altisonanti.
Qui la qualità è concreta: entrare e sentirsi accolti senza la paura del conto finale è una rarità che diventa valore aggiunto.
In tempi in cui il mare sembra diventato un lusso da pochi, qui resiste un approdo che dimostra che la vacanza può essere semplice, gustosa e alla portata di tutti.


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