Il brunch letterario, a Pietrasanta Filippo si trasforma in salotto di lettura e convivialità
A Pietrasanta c’è un luogo in cui la tavola ha deciso di accogliere i libri, e i libri hanno imparato a convivere con i piatti. È il ristorante Filippo, che da tempo è molto più di una cucina: è diventato un salotto in cui l’arte della gastronomia incontra quella della parola. Qui è nata l’idea del brunch letterario, in collaborazione con la Libreria Nina, piccola fucina di storie e scoperte che da anni anima il centro storico della città.
L’atmosfera ha qualcosa di sospeso. I tavoli imbanditi dialogano con pile di volumi, le stoviglie convivono con i segnalibri, il profumo del caffè si mescola con quello della carta. La domenica mattina assume un volto diverso: non solo un pasto, non solo un incontro culturale, ma un’esperienza che fonde due piaceri antichi in un ritmo lento, capace di restituire valore al tempo.
Ci si ritrova per ascoltare una voce che racconta, per sfogliare un libro appena uscito, per fermarsi a riflettere su una pagina che risuona con il momento. E mentre i pensieri scorrono, arrivano i piatti. Non c’è separazione tra cucina e letteratura, tra calice e discorso. Tutto procede con naturalezza, perché la convivialità appartiene sia al cibo che alla lettura.
Il format ha preso forma proprio dalla volontà di rallentare. Filippo Di Bartola, che da anni fa del suo ristorante un punto di riferimento, ha immaginato uno spazio in cui la lentezza diventasse un ingrediente fondamentale. La Libreria Nina ha aggiunto la sua capacità di scegliere e proporre, portando in tavola non solo titoli, ma anche voci, esperienze, storie di chi scrive e di chi legge.
A Pietrasanta il brunch letterario è diventato così un rito laico, un esercizio di comunità. Non c’è rigidità, non ci sono scalette da seguire: ogni incontro nasce dall’energia del momento. Un giorno si parla di romanzi, un altro di cucina, un altro ancora di arte o di vita quotidiana. Le conversazioni si intrecciano ai sapori, e le persone scoprono di avere in comune il bisogno di fermarsi, di condividere senza fretta.
Ogni appuntamento restituisce l’essenza della convivialità mediterranea: vivere insieme il piacere della tavola, e al tempo stesso dare spazio ai pensieri. Un romanzo diventa spunto per un ricordo, un piatto apre la strada a una confidenza, un calice di vino diventa il segno di un brindisi che unisce. In questo intreccio non c’è distanza tra commensale e lettore: si è entrambe le cose, e l’esperienza resta impressa come un momento raro.
Il brunch letterario racconta Pietrasanta in modo diverso. La città, già abituata a un dialogo continuo con l’arte, trova nella cucina e nei libri un’altra forma di espressione. Il ristorante si trasforma in un luogo di incontro che accoglie chiunque voglia partecipare, la libreria porta con sé il respiro delle storie, il pubblico diventa parte attiva del rito.
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