Eredità Agnelli, bomba in tribunale: Margherita presenta testamento inedito
Un nuovo colpo di scena scuote la vicenda dell’eredità Agnelli. Nel corso dell’udienza civile svoltasi oggi al tribunale di Torino, i legali di Margherita Agnelli hanno depositato un testamento inedito attribuito a Gianni Agnelli, datato 20 gennaio 1998. Il documento, secondo gli avvocati, potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri patrimoniali della famiglia, incidendo in particolare sulla società semplice Dicembre, perno del controllo dell’impero economico degli Elkann.
Il testamento del 1998 e i possibili effetti sull’eredità
Secondo quanto trapelato, il testamento sarebbe stato redatto a mano dall’Avvocato e mai formalmente revocato. Sebbene i contenuti non siano stati resi pubblici nei dettagli, i legali di Margherita sostengono che il documento possa ridefinire la ripartizione delle quote societarie della Dicembre, oggi controllata per il 60% da John Elkann e per il restante 40% dai fratelli Lapo e Ginevra.
Se il tribunale dovesse riconoscere l’autenticità e la validità del testamento, le attuali disposizioni ereditarie potrebbero essere messe in discussione, con un impatto significativo sul futuro della holding di famiglia.
Il precedente: la “lettera di Monaco” e i testamenti noti
Fino ad ora, le volontà di Gianni Agnelli erano state ricostruite attraverso tre schede testamentarie aperte nel 2003 dal notaio Morone a Torino. Quelle disposizioni, tuttavia, riguardavano soprattutto beni immobili e la designazione degli esecutori testamentari, senza menzionare direttamente la società Dicembre.
Un altro documento discusso negli anni è la cosiddetta “lettera di Monaco” del 1996, nella quale l’Avvocato indicava John Elkann come suo erede designato nella gestione del gruppo. Tuttavia, non si trattava di un testamento vero e proprio e il suo valore giuridico è stato spesso messo in dubbio.
Un processo complesso tra civile e penale
La presentazione del nuovo testamento si inserisce in un contesto già complesso. Margherita Agnelli da anni contesta la validità del testamento della madre Marella Caracciolo e dell’accordo successorio del 2004, sostenendo di essere stata privata di diritti patrimoniali legittimi. Parallelamente, è in corso un’indagine penale che coinvolge i trust familiari e presunti meccanismi di elusione fiscale.
Secondo le ricostruzioni investigative, John Elkann avrebbe già versato circa 175 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate per chiudere alcune contestazioni fiscali. La decisione del giudice sulle richieste di archiviazione è attesa per il 27 ottobre.
Cosa succede ora
La validità del testamento del 1998 sarà verificata con accertamenti tecnici e giuridici. Se confermato, potrebbe avere un peso decisivo nella battaglia legale sull’eredità Agnelli, incidendo non solo sulla società Dicembre ma anche sulla ricostruzione della residenza fiscale di Marella Agnelli, con importanti riflessi sul diritto successorio internazionale.
La vicenda, che da anni intreccia aspetti familiari, societari e giudiziari, sembra destinata a restare al centro dell’attenzione pubblica ancora a lungo.
Leggi anche: I quadri di Agnelli spariti: Monet, De Chirico e Balla. Indaga la procura di Roma
Torna alle notizie in home