Esteri

Piano di Trump per Gaza, dopo gli annunci viene il difficile

Spaccature tra i palestinesi. Hamas studierà la proposta, l'Anp esulta e la Jihad islamica di ricetta per continuare l'aggressione

di Ernesto Ferrante -


Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è ripartito dagli Stati Uniti per fare ritorno nello Stato ebraico, dopo l’incontro con il presidente americano Donald Trump a Washington. “Accetto il tuo piano permettere fine alla guerra a Gaza”, ha detto il premier israeliano nella conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca con Trump, elencando alcune delle principali condizioni previste.

L’architrave del piano di Trump

Questi i punti salienti della proposta in 20 punti del presidente americano: entro 72 ore dall’accettazione dell’accordo da parte di Israele, tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, saranno restituiti, Gaza sarà governata da un comitato palestinese temporaneo tecnocratico, sotto la guida di un nuovo “Consiglio per la Pace” internazionale presieduto dal presidente Trump, tra i cui membri figura l’ex premier britannico Tony Blair. Il piano di Trump prevede la fine immediata della guerra, previa accettazione da entrambe le parti. Le forze israeliane si ritireranno lungo la linea concordata e tutte le operazioni militari, compresi i bombardamenti aerei e di artiglieria, saranno sospese fino a quando non saranno soddisfatte le condizioni per un ritiro completo e graduale. I membri di Hamas che sceglieranno la strada della coesistenza pacifica e della deposizione delle armi riceveranno l’amnistia. A coloro che desiderano lasciare Gaza verrà garantito un passaggio sicuro verso i Paesi di destinazione. Prevista una zona economica speciale con tariffe preferenziali e un comitato internazionale per gli investimenti per la ricostruzione di Gaza, in linea con l’approccio economicistico trumpiano. La ricerca del massimo profitto sta caratterizzando le mosse dell’amministrazione trumpiana.

Le dichiarazioni delle parti

“Sento che anche Hamas lo vuole”, affermato Donald Trump, prima di aggiungere: “Se Hamas non accetta, sosterrò pienamente Bibi nel fare quello che deve”.

Hamas discuterà “in modo approfondito” del piano Trump in 20 punti, ed “è pronto a chiudere la guerra” nella Striscia. Secondo la tv saudita “Al-Sharq”, la delegazione negoziale del gruppo ha informato i mediatori che terrà un confronto serrato sulla proposta di pace statunitense.

L’Autorità Nazionale Palestinese ha accolto con favore gli “sforzi sinceri e determinati” di Trump. La Jihad Islamica, al contrario, ha definito quella degli Usa “una ricetta per una continua aggressione contro il popolo palestinese”. “In questo modo, Israele sta tentando, tramite gli Stati Uniti, di imporre ciò che non è riuscito a ottenere con la guerra”, ha scritto la fazione in una nota.

Un gruppo di deputati Usa si schiera con la Global Sumud Flotilla

Congressisti Usa sostengono la missione della Global Sumud Flotilla. Diciannove tra deputati e senatori democratici, su iniziativa della collega di partito Rashida Tlaib, di origine palestinese, hanno inviato una lettera all’amministrazione Trump nella quale chiedono che “faccia tutto quanto in suo potere per garantire la sicurezza della Flotilla e i suoi passeggeri civili e disarmati”. Ogni attacco alla Global Sumud Flotilla o ai civili a bordo “è una chiara e plateale violazione del diritto internazionale”.


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