Ambiente

Schwarzenegger al Vaticano: “Il clima non si salva con le scuse”

Un messaggio forte dell’ex Terminator: la battaglia per il clima non ammette scuse né rinvii

di Andrea Fiore -


Arnold Schwarzenegger, l’ex governatore della California e icona del cinema d’azione, ha deciso di tornare in missione. Ma stavolta niente inseguimenti, esplosioni o cyborg: il nemico è il riscaldamento globale, e il campo di battaglia è il Vaticano. Invitato come ospite d’onore a una conferenza sul clima per celebrare i dieci anni dell’enciclica Laudato Si’, Arnold ha messo da parte gli occhiali neri e ha indossato il ruolo di paladino ambientale. Con qualche stilettata ben assestata e il solito carisma da blockbuster.

Trump? Un alibi troppo comodo

Quando gli hanno chiesto cosa pensasse delle dichiarazioni del presidente Trump, che ha definito il cambiamento climatico una “truffa”, Schwarzenegger ha risposto come solo lui sa fare: “Non usate il governo federale come scusa. È una via d’uscita troppo facile.” Tradotto: smettiamola di dare la colpa a Washington ogni volta che dimentichiamo di spegnere la luce. E per rendere il messaggio ancora più chiaro, ha citato il suo celebre “Hasta la vista, baby” riferendosi alle battaglie vinte contro l’amministrazione Bush. Un colpo da maestro, con tanto di citazione cinematografica.

La forza del cambiamento è nelle mani di tutti

Altro che piani quinquennali e summit infiniti: per Schwarzenegger, la rivoluzione verde parte dal basso. Spegnere le luci, installare pannelli solari, non buttare la plastica nel fiume come fosse un messaggio in bottiglia. Ogni gesto conta. E se pensate che sia poco, ricordate che anche Terminator ha iniziato con un solo obiettivo. La differenza la fanno le persone, non le promesse.

Il Vaticano guida, il mondo deve seguire

Con 1,4 miliardi di fedeli e 400.000 sacerdoti, la Chiesa cattolica ha una potenza di fuoco che nemmeno Skynet. E Schwarzenegger lo sa bene. Ha lodato il ruolo del Vaticano e il nuovo centro educativo ambientale di Castel Gandolfo, sottolineando che la leadership spirituale può essere decisiva per “terminare” il riscaldamento globale. Insomma, se il mondo non si muove, forse è il momento di farlo benedire.

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