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Olimpiadi e Giochi del Mediterraneo – L’Italia si prepara al doppio oro del turismo

di Laura Tecce -


Lo sport non è solo competizione e spettacolo, è uno straordinario volano per il turismo e per l’economia dei territori. A quattro mesi dai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026, il conto alla rovescia non riguarda soltanto piste e medaglie ma anche infrastrutture, accoglienza e sviluppo. Con oltre tre miliardi di euro di investimenti – in gran parte finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – l’Italia si prepara a vivere un evento che promette di trasformarsi in un trampolino per l’economia dei territori coinvolti e non solo. Le opere in cantiere non sono semplici supporti per le competizioni previste: rappresentano un’eredità permanente fatta di collegamenti più rapidi, città più accessibili, impianti sportivi e luoghi simbolo rinnovati.

I numeri parlano chiaro: nei diciotto mesi successivi ai Giochi, l’impatto economico è stimato in oltre cinque miliardi di euro, di cui due di questi direttamente legati alla spesa turistica. Un moltiplicatore che coinvolgerà ospitalità, ristorazione, commercio e mobilità locale. L’effetto sul territorio è già tangibile: aumento del valore immobiliare, creazione di posti di lavoro e modernizzazione tecnologica delle strutture pubbliche e private. Ma il 2026 non sarà solo l’anno delle Olimpiadi invernali. Taranto dal 21 agosto al 3 settembre si prepara a ospitare i Giochi del Mediterraneo, altro appuntamento internazionale che porterà migliaia di atleti e visitatori da ventisei Paesi del bacino mediterraneo. Per il capoluogo ionico e l’intera regione si tratta di una sfida e, insieme, di una straordinaria opportunità: promuovere il turismo culturale, valorizzare la tradizione enogastronomica e rafforzare il brand “Puglia” come destinazione internazionale. E, come per Milano-Cortina, anche a Taranto si punta a creare infrastrutture durature e a favorire la crescita dell’ospitalità, della ristorazione e dei servizi locali.

 

Due appuntamenti attesi, due territori, una visione comune: dimostrare che lo sport può essere il miglior ambasciatore dell’Italia nel mondo. In entrambi i casi, sport e turismo si intrecciano in un circolo virtuoso: i grandi eventi attirano visitatori, generano ricchezza e visibilità mediatica, e lasciano sul territorio un’eredità tangibile in termini di infrastrutture, servizi e capacità organizzativa. Dalle Dolomiti al Mar Ionio, il 2026 sarà l’anno in cui infrastrutture, identità e accoglienza giocheranno la loro partita più importante. E se le medaglie si assegnano sul campo, la vera vittoria sarà trasformare Olimpiadi e Giochi del Mediterraneo in un patrimonio duraturo per il turismo nazionale e dimostrare che investire nello sport significa anche investire nel futuro e nella crescita, unendo performance atletica e attrattività turistica per costruire una legacy duratura, capace di trasformare ogni manifestazione in una medaglia d’oro per il turismo italiano.

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