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Cocaina a Roma, regno della ‘ndrangheta e dei clan albanesi: 400mila consumatori ogni giorno

Dal 2023 aumentati del 52% gli accessi ai servizi sanitari per i disturbi legati all'uso della droga nella Capitale

di Angelo Vitale -


Massiccio sequestro di droga nella Capitale, regno di ‘ndrangheta e clan albanesi: maxi sequestro di cocaina per 200 chili, vale 16 milioni di euro.

La cocaina della ‘ndrangheta e degli albanesi a Roma

I carabinieri hanno arrestato un giovane albanese di 23 anni e sequestrato 200 chili di cocaina. La droga, suddivisa in 191 panetti per circa 8mila dosi per un valore di 16 milioni di euro, si trovava nella sua abitazione, trasformata in una vera e propria centrale logistica dello spaccio.

I soldi, le armi, l’auto con il doppio fondo

Nell’appartamento, pure una pistola Beretta 92, munizioni e 30mila euro in contanti: tracce di un suo protagonismo nella rete del traffico, come un’auto con doppio fondo nella sua disponibilità, attrezzata con un sistema complesso di chiavi e combinazioni per nascondere ulteriori dosi.

Le indagini della Dda, le rotte della cocaina dal Sudamerica

Una mafia, quella albanese, sempre più invasiva e violenta. L’indagine Anemone della Dda di Roma ha fatto emergere che la ‘ndrangheta controlla vaste aree del narcotraffico nella Capitale, avvalendosi del supporto logistico e operativo di gruppi criminali albanesi.

Che gestiscono l’estrazione dei carichi nei porti europei – Gioia Tauro e Rotterdam e quelli spagnoli – garantendo rotte alternative e sofisticate per l’importazione di cocaina dal Sudamerica.

I criptofonini, le torture

Nel territorio romano, i clan controllano le piazze di spaccio e utilizzano perfino sistemi di comunicazione criptati.

Utilizzando pure metodi di tortura contro spacciatori rivali o presunti collaboratori con le forze dell’ordine, filmate e diffuse per mettere in soggezione le vittime.

Roma Capitale dello spaccio: 400mila consumatori quotidiani di cocaina

Tutto questo, in una Capitale ove il mercato della cocaina è in crescita, anche per il predominio di ‘ndrangheta e clan albanesi. Un rapporto della Regione Lazio ha registrato fin dal 2023 l’aumento del 52% degli accessi ai servizi sanitari per i disturbi causati dall’uso di cocaina.

Un fenomeno in espansione: 400mila i consumatori quotidiani, il 9/10% della popolazione, considerati i non residenti che la frequentano ogni giorno.


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