Bomba carta, scritte e svastiche al Santa Beatrice di Roma. Il preside: “Siamo sotto attacco”
A lanciare l'allarme è stata una collaboratrice scolastica
Tre persone incappucciate hanno lanciato una bomba carta nell’ufficio del vicepreside per poi imbrattare i muri dell’istituto comprensivo ‘Santa Beatrice’ in via delle Vigne 190, in zona Portuense a Roma, con diverse scritte e svastiche. I fatti, stando a quanto riporta l’Adnkronos, sono avvenuti nel tardo pomeriggio di ieri, con le attività ancora in corso nella palestra. Una collaboratrice scolastica, in quel momento all’interno dello stabile, ha visto fuggire tre persone.
Non è il primo episodio
“La donna, sentendo il forte boato, si è affacciata riuscendo a notare tre persone incappucciate sghignazzare e allontanarsi – ha raccontato all’Adnkronos il preside, Donato Testa – È il terzo episodio di vandalismo, dalla notte di Halloween, che subiamo. Siamo sotto attacco”.
“Dalla eradicazione di un citofono, al danneggiamento di alcuni vetri delle scale e di una stanza con un petardo fino a ieri sera, con l’esplosione di un vero e proprio ordigno che ha completamente divelto finestra e serranda dell’ufficio del mio collaboratore. Il tutto corredato da disegni osceni, svastiche e scritte incommentabili sui muri. Le forze dell’ordine sono intervenute sul posto per i rilievi, io dal mio canto – ha continuato il dirigente scolastico – ho provveduto a inviare una circolare e a richiedere al Municipio le telecamere di videosorveglianza, perché è forte la preoccupazione per questa escalation di azioni di ‘guerriglia urbana’ frutto di un fortissimo disagio”.
Il preside Testa vuole resistere
“La scuola, profondamente ferita – ha assicurato Testa – farà la sua parte e continuerà nel suo delicato compito di educare e istruire le generazioni future. Tutti insieme, però, dobbiamo resistere e non abbassare la guardia”.
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