India, esplosione al Forte Rosso: almeno 13 morti e 24 feriti
Di ora in ora si fa più drammatico il bilancio delle vittime: ancora non chiarite le cause della deflagrazione
L’esplosione di un’auto avvenuta a Nuova Delhi in India, vicino alla stazione metropolitana di Lal Quila, non lontano dal celebre Forte Rosso, ha causato un bilancio tragico. Ora, aggiornato a circa 13 morti e almeno 24 feriti.
Una bomba, i morti a Nuova Delhi
L’incidente in India- intorno alle 19 ora locale di ieri sera e nei pressi del Forte Rosso – ha generato, dopo l’esplosione, un incendio. Le fiamme hanno coinvolto diversi veicoli parcheggiati nelle immediate vicinanze. Le immagini diffuse da NDTV e altri media mostrano una colonna di fuoco molto alta e scene di panico nel cuore della capitale indiana.
Le autorità non hanno ancora chiarito le cause precise della deflagrazione. Tutte le ipotesi, dal terrorismo a incidenti accidentali, restano aperte e vengono scrupolosamente valutate dalla polizia locale e dai servizi di sicurezza.
Le indagini, le dichiarazioni sull’esplosione
La polizia di Delhi ha isolato l’area e ha innalzato il livello di allerta al massimo grado per prevenire ulteriori incidenti, intensificando i controlli soprattutto nei punti di trasporto pubblico e luoghi di culto.
Il ministro dell’Interno indiano, Amit Shah, segue direttamente le indagini mentre il primo ministro Narendra Modi ha espresso condoglianze alle famiglie delle vittime, sottolineando la gravità dell’evento.
Il commissario di polizia Satish Golcha ha descritto la dinamica come l’esplosione improvvisa di un veicolo fermo a un semaforo e ha confermato che le condizioni di alcuni feriti sono critiche.
L’incidente ha scosso una delle zone più frequentate e turistiche di Nuova Delhi, aggiungendo preoccupazioni sulla sicurezza nelle aree centrali della città e in tutto lo Stato dell’Uttar Pradesh.

Il Forte Rosso
Nel Forte Rosso di Delhi, chiamato anche Lal Qila, storica fortezza costruita nel XVII secolo, la storia dell’India. Lo volle l’imperatore moghul Shah Jahan, che nel 1638 decise di trasferire la capitale del suo impero da Agra a Delhi.
La sua costruzione, terminata nel 1648, affidata all’architetto Ustad Ahmad Lahori, noto anche per il Taj Mahal. La realizzazione, in arenaria rossa, da cui deriva il suo nome. L’estensione su un’area di circa 103 ettari, circondato da mura alte circa 23 metri.
Il Forte Rosso ha rappresentato per oltre due secoli la residenza imperiale e il centro di potere amministrativo dei Moghul. Nel tempo ha subito saccheggi e attacchi, in particolare durante l’invasione persiana di Nadir Shah. Nel 1739, vi furono depredati molti tesori, tra cui il famoso Trono del Pavone.
Nel 1857, il forte divenne il simbolo della ribellione indiana contro il dominio britannico. Qui, l’ultimo imperatore Bahadur Shah II vi risiedeva prima di essere esiliato. Dopo la rivolta, gran parte del complesso fu distrutto dagli inglesi.
Il Forte Rosso ha un profondo valore simbolico per l’India moderna.: Il 15 agosto 1947, giorno dell’indipendenza, il primo ministro Jawaharlal Nehru issò qui la bandiera nazionale. Da allora, ogni anno in occasione della Festa dell’Indipendenza, il primo ministro indiano solleva il tricolore dal Forte Rosso. E vi sottolinea il suo ruolo centrale nella storia e nell’identità nazionale indiana.
Oggi il Forte Rosso, patrimonio mondiale dell’Unesco, rappresenta una delle principali attrazioni turistiche di Delhi, nonché un simbolo della ricca storia e della cultura del subcontinente indiano.
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