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Attualità

Capodanno con il cuore: la festa diventa solidarietà

di Priscilla Rucco -


L’Italia che sceglie di celebrare aiutando gli altri

C’è chi il 31 dicembre non si accontenta di stappare spumante e contare i rintocchi della mezzanotte. È l’Italia solidale che ha deciso di voltare pagina in modo diverso, trasformando la notte più lunga dell’anno in un gesti di gentilezza. Dal Nord al Sud, centinaia di iniziative coinvolgono migliaia di persone tra cene sospese, concerti benefici e marce per la pace.

Il cenone che c’è, ma non c’è

A Torino, l’Arsenale della Pace fondato da Ernesto Olivero propone il tradizionale “cenone del digiuno”. Niente cotechino né lenticchie, ma riflessioni, testimonianze e tanta buona musica. Il denaro che normalmente si spenderebbe per il pasto sarà invece destinato alle popolazioni in guerra. Alle 22.30, la marcia della pace attraverserà la città dall’Arsenale fino al Duomo, passando dal Cottolengo. Un modo per dire che la festa può coesistere con la consapevolezza del dolore altrui.

I giovani sempre in prima linea

Milano, Lecco e Varese vedono protagonisti ragazzi tra i 18 e 35 anni grazie al “Capodanno solidale” organizzato dalla Caritas ambrosiana. Invece di ballare in discoteca, questi giovani sceglieranno di trascorrere le feste accanto a chi vive in condizioni di disagio, prestando servizio nei centri di accoglienza. A Roma, l’iniziativa “Alternative New Year’s Eve” porta giovani di diverse nazioni a cenare il 31 sera proprio con gli ospiti della mensa Caritas vicino a Termini.

Tavole aperte e comunità

A Verona torna il “Capodanno nei Quartieri”, che dal 2022 riunisce oltre 750 persone over 65 in nove rioni diversi. Con un contributo simbolico di venti euro, gli anziani possono partecipare a cene con tanto di musica, balli e giochi. A Rieti, invece, l’iniziativa “Aggiungi un posto a tavola” permette ai cittadini di donare pasti da asporto alle famiglie bisognose, identificate dalle assistenti sociali.

Capodanno tra musica e cultura per il bene di chi soffre

Non mancano gli artisti nelle piazze. A Cosenza, Brunori Sas saluterà il 2026 in piazza dei Bruzi devolvendo l’intero cachet a cinque associazioni locali di volontariato. A Bari, Mogol porterà sul palco del Petruzzelli “Mi ritorni in mente”, lo spettacolo dedicato alle canzoni scritte con Lucio Battisti, con il ricavato destinato all’Unicef.

Capodanno solidale

Queste iniziative dimostrano che esiste un modo diverso di festeggiare, capace di coniugare gioia e responsabilità sociale che deve riguardare tutti. Non si tratta di rinunciare alla festa, ma di arricchirla di significato, ricordando che mentre noi brindiamo, c’è chi lotta per la sopravvivenza. Un esempio tangibile che la solidarietà non è solo una parola, ma può diventare il modo migliore per accogliere il nuovo anno.


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