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“Se rieletto pace in 24 ore” Trump ha la soluzione per far finire la guerra

di Ernesto Ferrante -

JOE BIDEN PRESIDENTE USA ©imagoeconomica


Donald Trump gioca la carta della pace per sbaragliare i guerrafondai “dem” di Biden. Il tycoon ha promesso che, una volta rieletto, risolverà la guerra in Ucraina in 24 ore. “Se non sarà risolta, dovrò risolverla io in 24 ore con Zelensy e Putin”, ha detto l’ex presidente intervistato da Fox News. “Si deve svolgere un negoziato molto facile, ma non voglio dirvi quale, altrimenti poi non lo posso usare”, ha spiegato Trump sottolineando di conoscere “molto bene” Putin. Nessun dubbio sull’esito del suo intervento: “Risolverò le cose in un giorno, la pace tra di loro. Ora siamo già ad un anno e mezzo, è molto lungo, non riesco ad immaginare che non succeda niente”. “La cosa cruciale è che si deve fermare la guerra perché si sta obliterando l’Ucraina”, ha poi concluso.
Mosca contro Berlino. La Germania svolge un ruolo attivo nel “pompare armi l’Ucraina” e ciò “aumenta il suo coinvolgimento diretto e indiretto nel conflitto”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando la fornitura di carri armati Leopard. La Francia raddoppierà la sua fornitura di proiettili da 155 mm all’Ucraina, portandola a 2.000 al mese. Lo ha annunciato a Le Figaro il ministro delle forze armate francese Sebastien Lecornu. L’esercito ucraino utilizza proiettili da 155 mm negli obici semoventi francesi Caesar e negli obici tedeschi Panzerhaubitze 2000.
Lecornu ha anche affermato, citato dal canale televisivo francese BFM Business, che Parigi “molto presto” consegnerà agli alleati anche i sistemi di difesa aerea SAMP/T che si era impegnata ad inviare insieme all’Italia.
“Il popolo ucraino accetterà la pace solo se garantirà la cessazione completa dell’aggressione russa, il completo ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino e il ripristino dell’integrità territoriale del nostro stato all’interno dei confini riconosciuti a livello internazionale”. Sono queste le parole pronunciate dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba durante il secondo summit (virtuale) per la democrazia voluto da Joe Biden.
“Voglio essere chiaro, la Russia deve ritirarsi da ogni metro quadrato di territorio ucraino. Non dovrebbero esserci interpretazioni errate di ciò che implica la parola ritiro”, ha aggiunto Kuleba, intervenuto al posto del presidente Volodymyr Zelensky, impegnato a visitare una regione sul fronte del conflitto.
“Sebbene la Russia cerchi di distruggere l’Ucraina, ha proseguito, la sua aggressione non riguarda solo l’Ucraina. La Russia mira anche a distruggere l’ordine mondiale basato sul diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite. I nostri figli e le nostre figlie non solo hanno lottato per il futuro, ma hanno anche difeso i nostri comuni valori democratici a costo della loro vita. In questa lotta, stiamo difendendo l’intero mondo democratico”.
Sergey Lavrov ha accusato la leadership ucraina di svolgere “un ruolo estremamente negativo ed eversivo, schierandosi chiaramente con Chisinau”, sostenendo “la sua politica bellicosa e distruttiva nei confronti della Transnistria, scavando difese, fortificazioni tra Ucraina e Transnistria e interferendo anche con l’uso della forza”.
“Vorrei ribadire, ha avvertito Lavrov, che la Russia è pienamente responsabile della sicurezza della Transnistria in piena conformità con il mandato che hanno le nostre truppe. Saremo guidati da questo mandato”.
Le forze armate di Zelensky hanno disseminato diverse mine anticarro AT2 (prodotte in Germania) su un quartiere residenziale a nord-ovest della città di Donetsk. Uno di questi letali ordigni è esploso causando la morte di un uomo e il ferimento di una donna.

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